La Commissione Cultura al museo Nicolis dell’auto e della meccanica di Villafranca: “Musei d’impresa, risorse per identità e futuro”.
Il ruolo culturale dei musei d’impresa è stato al centro della visita della commissione Cultura del consiglio regionale del Veneto, presieduta da Francesca Scatto, al museo Nicolis dell’auto, della tecnica e della meccanica, creato 23 anni fa dall’imprenditore veronese Luciano Nicolis a Villafranca Veronese.
Accolti dai figli del fondatore Silvia e Thomas Nicolis, e guidati da Silvia, che del museo è presidente nonché vicepresidente dell’associazione Museimpresa, l’associazione italiana archivi e musei d’impresa, i consiglieri regionali hanno visitato la moderna struttura, di oltre 6 mila metri quadrati, che accoglie collezioni private d’auto d’epoca, di moto e di biciclette, di apparecchi fotografici, macchine da scrivere, dei veicoli e velivoli militari della Prima e della Seconda guerra mondiale e di quanto la scienza e la tecnica del Novecento hanno saputo realizzare non solo in Veneto, ma in Italia e in Europa.
“Il museo Nicolis è un esempio di prim’ordine di museo d’impresa: iniziative private che valorizzano la storia, il patrimonio culturale, gli archivi e l’eredità di imprese e marchi aziendali a forte identità, rappresentativi di un territorio e di una genialità produttiva”, ha dichiarato al termine della visita la presidente Scatto.
“Importante promuovere un approccio che integri pubblico e privato”.
“Gli archivi, i musei e le esperienze di impresa sono cultura, in quanto spazi di partecipazione, di riflessione e di innovazione”, ha aggiunto Francesca Scatto. “Realtà imprenditoriali, come il gruppo Lamacart e il museo Nicolis, che hanno scelto di fare della cultura una propria strategia di comunicazione e di valorizzare il patrimonio storico d’azienda, creano valore aggiunto per l’impresa stessa e sviluppo economico per il territorio. L’esperienza del museo di Villafranca Veronese rappresenta una eccellenza del territorio veneto. Insieme ad analoghe realtà, di cui è ricco il tessuto imprenditoriale del Veneto e del Nordest, costituisce un polo di una rete culturale che è specchio della storia produttiva, culturale e progettuale del nostro paese e dei suoi primati nei principali settori del made in Italy: design, food, moda, motori, ma anche economia e ricerca”.
“Le istituzioni, insieme alle associazioni di categoria, possono e devono valorizzare e promuovere lo spirito di responsabilità culturale di queste imprese che investono capitali, energie e talenti per divulgare non solo la propria storia, ma percorsi, prodotti e protagonisti della capacità di innovazione che caratterizzano la terra veneta e italiana. I musei d’impresa sono termometri della nostra memoria e identità, uno spazio di iniziativa privata che si fa risorsa pubblica in quanto promotori di educazione, valori, divulgazione tecnico-scientifica, contaminazione tra settori imprenditoriali, turismo culturale e trasformazioni sociali. Per questo”, ha concluso Scatto, “devono entrare a pieno titolo nella programmazione culturale della Regione, secondo un approccio di sussidiarietà che integri pubblico e privato nella progettazione culturale e nell’animazione territoriale del Veneto”.