Speranza a Villafranca, contestazione no vax respinta dalla Digos

L’ex ministro della Salute Roberto Speranza a Villafranca contestato da una cinquantina di no vax.

Contestazione no vax per l’ex ministro Speranza a Villafranca. In programma da giorni, è regolarmente andata in scena nel pomeriggio di ieri, venerdì 31, all’Auditorium di Villafranca, la presentazione del libro “Perchè guariremo”, dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Un appuntamento organizzato dalle sezioni locale e provinciale del Partito democratico.

Ma come prevedibile, ad attendere l’ex ministro fuori dai cancelli dell’Auditorium c’erano una cinquantina di no vax, in arrivo anche (e soprattutto) da altre regioni e province, con tanto di cartelli e grida “assassino” e “vergogna”. Una contestazione annunciatissima, che lo schieramento di forze di polizia, carabinieri e Digos è riuscita a contrastare evitando che potesse impedire la conferenza.

Nel corso della quale, davanti a un Auditorium gremito, Speranza ha difeso le scelte fatte durante la pandemia: “Un ministro deve seguire la scienza. Con i vaccini abbiamo salvato decine di migliaia di persone”.

La replica dei manifestanti.

L’Associazione “Persone in Cammino”, che accoglie come soci i danneggiati da vaccino Covid-19, tiene a precisare le seguenti cose:

“Nell’Auditorium c’erano circa 300 persone, tra cui i nostri associati, i familiari delle vittime a causa dei vaccini Covid -19, e cittadini sostenitori che conoscono le nostre disavventure. Noi siamo italiani ,abbiamo obbedito allo Stato, ci siamo vaccinati, e portiamo nel corpo i danni subiti. Etichettare i danneggiati come “No vax” è falso, diffamatorio, oltremodo offensivo nei nostri confronti e nega la nostra sofferenza”.

“Durante la manifestazione – prosegue la nota dell’associazione – abbiamo anche assistito a comportamenti irrispettosi da parte di alcuni poliziotti della Digos, che hanno ostacolato la nostra partecipazione e deriso le nostre difficoltà. Riteniamo che il giornalismo abbia la responsabilità di raccontare tutta la verità, inclusa quella dei danneggiati da vaccino, senza distorsioni e libere interpretazioni”.

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