Terremoto a Villafranca: l’esercitazione fa parte del format educativo ideato dall’assessorato alla Protezione civile del Veneto.
Un terremoto di forte magnitudo, che interessa il territorio provinciale di Verona, colpisce in particolare l’area del comune di Villafranca di Verona. Tra le strutture colpite l’istituto “Stefani-Bentegodi”, dove si rilevano alcuni cedimenti. I crolli causano il ferimento di due studenti di quinta che non riescono ad uscire autonomamente e per i quali è richiesto l’intervento dei soccorsi.
Si tratta, ovviamente, di un’esercitazione che si è svolta nella giornata di ieri, mercoledì 22. L’assessorato regionale alla Protezione civile del Veneto ha infatti ideato un nuovo format educativo, ovvero la creazione di uno scenario rappresentante un’esercitazione da attuare, come accaduto in questo caso nell’ultima tappa autunnale di Scuola Sicura Veneto, a Villafranca.
Le procedure da seguire.
Durante la mattinata sono state spiegate le procedure in caso di terremoto e si sono svolte diverse prove: allarme, avvio procedure, evacuazione propriamente detta e recupero dei feriti da parte dei soccorritori. A seguire si è svolta un’analisi delle azioni compiute da alunni e insegnanti. Analisi guidata dal personale regionale dell’assessorato e della direzione Protezione civile, con vigili del fuoco, Suem, volontari di Protezione civile della Sezione Ana di Verona.
Sono state poi presentate le funzionalità dei diversi mezzi d’emergenza intervenuti, tra i quali anche l’elicottero del Suem 118 atterrato nel terreno adiacente alla scuola. Al termine della giornata a tutti i ragazzi è stato consegnato un volumetto scritto con un linguaggio semplice e contenente le principali regole e rischi da conoscere, anche con i riferimenti locali di Protezione Civile.
Gli appuntamenti 2023.
“Anche nella tappa odierna, con cui abbiamo concluso il percorso per il 2023 costituito da due appuntamenti per ogni provincia, uno in primavera e uno in autunno – spiega l’assessore Gianpaolo Bottacin -, diversi sono stati gli scenari prospettati agli alunni con le varie criticità, con l’obiettivo di educarli a tenere sempre comportamenti sicuri“.
Non vanno mai banalizzati i rischi di una situazione, per questo è bene tenersene lontani se possibile. “Non incorrete nell’errore di sattovalutarli – esordisce Bottacin – magari per un selfie, cosa da non fare mai in certe situazioni”.