Anche se dimezzata, con un aggiornamento del progetto, la discarica di amianto a Caluri non convince il Pd in Regione.
Discarica di amianto a Caluri, l’aggiornamento del progetto e la possibilità di dimezzarne le dimensioni non convince. Perlomeno non convince il gruppo del Pd in consiglio regionale: “Anche se il progetto per la realizzazione di un impianto di stoccaggio di amianto a Caluri dovesse essere rivisto – sottolinea Anna Maria Bigon – con un dimezzamento delle sue dimensioni, non si risolverebbero di certo i problemi e i danni che da sempre vengono denunciati. Questo progetto resta inaccettabile”.
“Indipendentemente dalla dimensione del sito, questa resta una zona di ricarica degli acquiferi e dunque, per quanto ridotta sia la discarica, il danno ambientale resterebbe invariato. Così come non si risolverebbe il nodo della eccessiva vicinanza dal centro abitato, con conseguente deprezzamento degli immobili, cosa vergognosa per chi oggi deve pagare il mutuo e si vede trasformare l’abitazione in un bene non vendibile in futuro. Analogamente, rimarrebbe il problema del traffico di mezzi pesanti. Insomma, la vivibilità dei residenti e la tutela sanitaria e ambientale non si possono mercanteggiare con rivisitazioni che non cambiano la sostanza”.