Singolare protesta a Villafranca: sulla panchina contano i tir che passano

Singolare protesta a Villafranca: sulla panchina contano i tir che passano.

In una forma di protesta singolare nel suo genere, armati di blocco per appunti e mascherine antismog, i membri del comitato “Proteggiamo via Cavour” hanno trascorso la giornata seduti su una panchina lungo la strada principale, monitorando e contando il numero di camion e tir che transitano nonostante i divieti vigenti. Questo per denunciare l’eccessivo traffico di mezzi pesanti nella frazione di Dossobuono, tra Verona e Villafranca.

L’iniziativa, portata avanti a turni da gruppi di due persone per tutta la giornata, ha permesso di registrare il passaggio di oltre 100 mezzi pesanti nel giro di 13 ore circa. Un dato allarmante, soprattutto considerando che la strada è soggetta a restrizioni per il traffico pesante, il cui rispetto appare tutt’altro che garantito.

La protesta ha lo scopo di attirare l’attenzione delle autorità locali sul problema, che da tempo preoccupa gli abitanti di Dossobuono a causa degli elevati livelli di inquinamento acustico e atmosferico. Il comitato civico spera che questo monitoraggio possa spingere il Comune a prendere provvedimenti più incisivi per proteggere la salute e la qualità della vita dei residenti.

Lo scorso luglio, il sindaco di Villafranca, Roberto Dall’Oca, aveva già convocato un tavolo tecnico per affrontare la questione, coinvolgendo le autorità competenti. All’inizio di ottobre, in risposta alle preoccupazioni crescenti, l’Arpav ha installato una centralina mobile in via Cavour per monitorare i livelli di inquinamento causati dal traffico. Però gli attivisti ritengono che queste misure siano ancora insufficienti e chiedono soluzioni più rapide ed efficaci per ridurre il passaggio di camion nella zona.

L’azione di protesta, oltre a fornire dati reali e immediati, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a mantenere alta la pressione sull’amministrazione comunale affinché vengano adottate misure concrete per risolvere un problema che affligge da troppo tempo gli abitanti di Dossobuono.

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