Le due casse di laminazione del Consorzio di bonifica hanno impedito che il Tione dei Monti allagasse la zona di Custoza a Villafranca.
La bomba d’acqua che nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 21 luglio ha colpito il territorio di Verona ha messo a rischio anche la tenuta dei corsi d’acqua, in particolare il fiume Tione dei Monti, che nella zona di Custoza in comune di Villafranca è passato nella notte ad una situazione di piena che ha rischiato di comprometterne la portata: proprio per evitare questi rischi il Consorzio di bonifica veronese ha realizzato negli scorsi anni, con una spesa di circa 600mila euro, due importanti vasche di laminazione in località Corte Vittoria ed in località Corte Sgaripola.
“Le due casse di laminazione”, spiega Alex Vantini, presidente del Consorzio di bonifica veronese, “hanno svolto perfettamente ed a pieno regime la funzione per la quale sono state progettate e realizzate. L’apertura tempestiva delle paratoie ha, infatti, permesso un’uscita controllata delle acque nelle due casse, contenendo la piena del Tione dei Monti ed evitando il rischio fondato che parte dell’abitato di Villafranca andasse sotto acqua. Un’operazione delicata che è stata seguita momento per momento dai tecnici e dal personale del Consorzio”.
L’invaso nelle casse di espansione è stato regolato da due manufatti in calcestruzzo armato, dotati di paratoie con attuatore, disposti all’uscita delle casse in corrispondenza di due ponticelli di attraversamento di strade campestri. Il movimento delle paratoie è stato quindi automatizzato in funzione dei livelli idrometrici del fiume, che vengono di volta in volta rilevati da appositi sensori, e viene controllato a distanza.