Allarme amianto: i Comitati Ca’ Balestra e Tutela Salute Ambiente di Villafranca incontrano Zaia e Bottacin.
Prosegue l’allarme amianto: i Comitati incontrano Zaia e Bottacin per fermare le discariche. Il Comitato anti discarica Cà Balestra e il Comitato Tutela Ambiente e Salute di Villafranca hanno incontrato lunedì 19 febbraio il governatore Zaia. Con lui c’era l’assessore all’Ambiente e Clima, Giampaolo Bottacin. In quel contesto hanno ribadito le preoccupazioni sulle riserve idriche della provincia, da proteggere dall’amianto.
Durante l’incontro, il Comitato Ca’ Balestra ha donato al presidente un cesto di prodotti tipici del territorio e opuscoli informativi sulle bellezze locali. Inoltre gli ha consegnato una lettera già inviata alla Giunta Regionale. Si tratta di una missiva che descrive i timori che suscitano i due progetti fatti per realizzare le discariche di amianto a Villafranca di Verona e Valeggio sul Mincio. I due Comuni, a soli 10 km di distanza l’uno dall’altro, diventerebbero la culla di due scarichi decisamente sovradimensionati.
Il Comitato ha anche ricordato che nel 2015 il Piano Rifiuti del Veneto vietava la costruzione di discariche per amianto nelle zone di ricarica delle falde acquifere. Ma la Giunta Regionale nel 2022 modificando l’articolo 15, ha dato il via alla realizzazione delle raccolte rifiuti, sia in queste zone che in quelle instabili, esondabili e alluvionabili.
Il Comitato inoltre ricorda che il Parlamento Europeo dice che lo smaltimento dei rifiuti di amianto nelle discariche non è una soluzione a lungo termine. E che quindi raccomanda lo sviluppo di metodi efficaci per l’inertizzazione di rifiuti contenenti amianto.
La richiesta conclusiva.
Il Comitato perciòchiede al presidente e alla Giunta Regionale di intervenire per ripristinare l’articolo 15.
La risposta di Zaia.
Zaia ha accettato di convocare i rappresentanti dei Comitati in Commissione Via, ma nel rispetto della legge, in particolare del Piano Rifiuti. Poi ha detto che il Veneto è l’unica regione senza una discarica di amianto, ma che ciò non implica la necessità di costruirla qui.
Il problema, ha evidenziato il presidente, è legato alla deroga introdotta dalla Giunta, che ha permesso la presentazione dei progetti solo in questa zona, mettendo così a rischio le riserve idriche della provincia di Verona, contravvenendo a quanto stabilito nel 2015.