Dal sindaco e dal rettore dell’università di Verona due riconoscimenti a Wolf Biermann, l’artista tedesco che ha cantato di pace e libertà.
Verona omaggia Wolf Biermann: il cantautore e poeta tedesco, tra i più influenti del Dopoguerra, ha ricevuto due riconoscimenti rispettivamente dal sindaco Damiano Tommasi- “La città di Verona”- e dal rettore Pier Francesco Nocini- il sigillo di Ateneo- per il suo importante contributo allo sviluppo in Europa di principi come libertà, democrazia e pace, e in particolare “per il suo impegno civile abbinato all’attività artistica di successo nella musica e nella parola. Per essersi battuto, per aver scritto e cantato la libertà e la pace, anche a rischio di ripercussioni personali. Per aver messo in pratica il prezioso insegnamento dello scienziato veronese Angelo Messedaglia”.
I riconoscimenti sono stati consegnati a Biermann in occasione della sua visita a Verona per lo spettacolo “Tra due dittature. Serata con e per Wolf Biermann. Musica e parole di mezzo secolo di storia tedesca”, che si è tenuto lunedì 8 maggio al Teatro Camploy.
“L’attualità della sua opera un insegnamento per i più giovani”.
“Una volta terminati gli studi superiori sono arrivato a Berlino per studiare economia, ma sono stato travolto dalla scia del Brecht theater e per la prima volta mi è venuto in mente che avrei potuto scrivere poesie“, ha raccontato Biermann per spiegare quando è iniziata la sua carriera artistica. “Io non sono un poeta nato, prima di quel momento non mi era mai passato per la mente di scrivere una poesia perché nella mia famiglia i desideri erano molto più modesti, secondo mia madre, operaia e comunista, avrei semplicemente dovuto salvare l’umanità e ricostruire il comunismo”.
“Siamo orgogliosi di ospitare Biermann e di consegnargli questo riconoscimento”, ha detto il sindaco Damiano Tommasi. “Un segno tangibile che conferma l’attualità della sua opera e che ci ricorda come il concetto di patria si possa esprimere e difendere in tanti modi”.
“Sono molto orgoglioso di poter consegnare questo riconoscimento a Wolf Biermann, per tutto ciò che rappresenta come poeta, scrittore, cantautore ma anche come uomo che ha saputo trasformare la sua sofferenza in un importante insegnamento per le nostre giovani e i nostri giovani”, ha affermato il rettore Pier Francesco Nocini.