Verona, arrestato dopo aver vissuto dieci anni con i documenti falsi.
I carabinieri di Verona, durante un normale servizio di perlustrazione in piazza Pradaval e finalizzato a contrastare l’immigrazione clandestina, hanno identificato un cittadino dei Balcani che all’atto della richiesta di documenti ha esibito una carta d’identità romena plastificata valida per muoversi sul territorio nazionale.
In un primo momento sembrava tutto regolare, ma la memoria storica dei componenti dell’equipaggio e la tipologia del documento li ha indotti ad approfondire gli accertamenti, accompagnando il fermato nella caserma di via Salvo d’Acquisto.
Sottoposto ad accertamenti e dopo avergli prelevato le impronte digitali con l’Afis (Automated fingerprint identification system) è emerso che l’uomo non era un romeno, bensì un moldavo già destinatario di un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Verona nel 2010. Visto il lungo periodo di tempo trascorso nella città scaligera dal 45enne, e visti i numerosi precedenti di polizia, sono state approfondite le indagini interpellando anche le autorità rumene: si è così scoperto che i dati erano completamente falsi.
Le indagini hanno poi accertato n quante occasioni B.V., disoccupato e senza fissa dimora, sia riuscito ad utilizzare il documento grazie a cui è riuscito a farsi intestare vari contratti telefonici. All’evidenza dei fatti l’impostore è stato arrestato, reo di false attestazioni sulla propria identità fornite ai carabinieri, e tradotto in camera di sicurezza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. Nella giornata di oggi, a seguito di convalida dell’arresto, l’autorità giudiziaria ha rinviato il processo al 27 settembre.