Via libera all’iter per la riqualificazione dello stadio Bentegodi: ecco come sarà

Il percorso per la riqualificazione dello Stadio Bentegodi.

Nella seduta odierna, la Giunta comunale ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2025-2027 definendo tra l’altro anche il percorso per la riqualificazione dello Stadio Bentegodi. Si tratta di un progetto per contenuti, natura e finalità, del tutto diverso dalla proposta approvata dal Consiglio comunale nel dicembre 2019 e non più sviluppata.

Questo intervento, a cui si lega la rigenerazione del quartiere, mira a rendere lo Stadio una struttura polivalente, contemporanea e in grado di ospitare non solo eventi sportivi e doterà Verona di una struttura di riferimento per tutto il Nord-Est. In vista dei Campionati Europei di calcio 2032 che si svolgeranno tra Italia e Turchia e per ospitare i quali Verona è inserita nella short list delle dieci città candidate, l’Amministrazione ha individuato lo strumento giuridico per avviare quel processo di riqualificazione dello Stadio Bentegodi indispensabile per ospitare le partite della manifestazione. Entro la fine del 2026, come indicato dalla FIGC, dovrà essere presentato il progetto di fattibilità tecnico-economica per quegli stadi che, per essere adeguati alle normative europee, necessitano di interventi di questo tipo.

Tra questi lo stadio Bentegodi, le cui caratteristiche attuali non consentono di disputarvi gare di livello internazionale, e di conseguenza la mancata possibilità di omologazione per questo tipo di partite impedirebbe di ospitare l’evento di Euro 2032.L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di presentarsi con un progetto fortemente innovativo per una struttura con un utilizzo polifunzionale in linea con i più moderni impianti europei e con la possibilità di andare oltre i soli eventi calcistici. Un progetto che avrà tra i suoi punti di forza la riqualificazione dell’area e più in generale di tutto il quartiere dello Stadio, che ne sfrutti la posizione strategica per favorire una mobilità alternativa al mezzo privato. Si prevede la costruzione di uno stadio temporaneo nel caso in cui il cantiere non rendesse possibile lo svolgimento delle partite di serie A.

Le parole del sindaco Tommasi.

Il sindaco Damiano Tommasi sottolinea come “l’opportunità offerta dalla candidatura di Verona all’Euro 2032 sia l’occasione che da tempo si attendeva per riqualificare lo stadio cittadino”.“Siamo in lizza con altre nove città per la candidatura ad ospitare Euro 2032, obbiettivo raggiungibile solo con la riqualificazione dello stadio Bentegodi – ricorda il sindaco -.  L’intenzione è di elevare lo stadio a uno standard europeo dal punto di vista calcistico ma anche di cogliere quest’occasione per dare a  Verona un’infrastruttura che oggi manca, capace di ospitare concerti ed eventi di grande portata anche in condizioni meteo sfavorevoli, dotata di quella tecnologia che permette di sostituire il campo da calcio senza danneggiarlo”.

“Il tutto sarà eseguito nel rispetto del quartiere- tiene a sottolineare Damiano Tommasi-,  che potrà usufruire di nuovi servizi come palestre e studentati che possano accogliere anche atleti e atlete che altrimenti non trovano alloggio in città. Crediamo che ricostruire in loco la struttura sia un’opportunità per valorizzare il quartiere, siamo fiduciosi che questa progettualità possa essere di interesse per finanziatori, costruttori e futuri gestori del nuovo impianto”. La manifestazione di interesse sarà caratterizzata da precise indicazioni che dovranno essere recepite nel project financing.

Il futuro dello stadio.

La nuova infrastruttura dovrà essere un impianto polifunzionale, con possibilità di chiusura della parte sommitale e con il campo da gioco retrattile, in grado di ospitare, oltre alle partite di calcio, una serie di eventi culturali e sportivi in qualsiasi periodo dell’anno, che da un lato rafforzeranno l’interesse pubblico per l’operazione e dall’altro garantiranno il rientro della spesa per la realizzazione. Dovrà essere una struttura all’avanguardia sotto il profilo architettonico e di design, realizzata nel rispetto dei più moderni criteri di sostenibilità ambientale e di misure per il contenimento dell’inquinamento luminoso, con i più elevati standard di requisiti acustici passivi; dovrà garantire il rispetto dei parametri e le tempistiche UEFA per la disputa di partite dei Campionati Europei Dovrà prevedere che eventuali spazi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande siano posizionati esclusivamente all’interno dell’impianto e riservati ai fruitori degli eventi in corso.

Gli obiettivi

La nuova struttura dovrà essere moderna e multifunzionale, superando il concetto di stadio dedicato al calcio per consentire altresì lo svolgimento di svariate manifestazioni, sia di carattere sportivo (basket, volley, tennis, ecc…), sia di spettacolo (concerti, eventi istituzionali e manifestazioni sociali). Nello stesso tempo all’interno della struttura saranno da prevedere spazi di aggregazione ad uso socio-culturale e associativo a beneficio del quartiere circostante (sala civica, sala convegni, spazi di comunità, palestra, biblioteca, ecc…), oltreché uno spazio adibito a foresteria/studentato in particolare per atleti.

La possibilità di garantire la realizzazione degli eventi a prescindere dalle condizioni meteorologiche, con una capienza di circa 30.000 spettatori, potrà rispondere, inoltre, all’esigenza di sollevare l’anfiteatro Arena dallo svolgimento massiccio di concerti e nello stesso tempo potrà garantire la possibilità di ospitare tour invernali di concerti o altro, che ad oggi non transitano dall’area del Nord-Est non esistendo una struttura adatta ad ospitarli. Dal punto di vista della mobilità andrà studiato un sistema di accesso che limiti l’arrivo con auto privata esclusivamente dalla Tangenziale con utilizzo dei parcheggi già oggi presenti, limitando l’accesso dal lato città esclusivamente a pedoni, cicli e motocicli, anche in considerazione che lo stadio sarà raggiungibile con il nuovo sistema di trasporto pubblico di massa (filovia).

Attenzione al quartiere

L’intervento di riqualificazione dello stadio Bentegodi, oltre a garantire gli spazi di aggregazione precedentemente citati, dovrà essere corredato da uno studio generale finalizzato ad individuare le opere e le soluzione tecniche e amministrative finalizzate a migliorare la mobilità, la viabilità e, in generale, la vivibilità generale di tutto il Quartiere, con particolare attenzione alla riqualificazione secondo i criteri della transizione ecologica degli spazi pubblici, anche attraverso forme di confronto con la cittadinanza, diventando l’occasione per la riqualificazione complessiva e la rigenerazione del Quartiere stesso. L’intervento sullo stadio Bentegodi dovrà essere l’occasione per una riorganizzazione generale di questa parte della Città, anche ripensando la Spianà quale parco urbano a servizio del Quartiere e della città tutta.

Lo studio generale sul Quartiere dovrà essere parte integrante e sostanziale del progetto di riqualificazione dello stadio sviluppato attraverso ricerche approfondite e modelli di funzionalità degli itinerari di afflusso e deflusso dallo stadio, accompagnato da una revisione generale e da un potenziamento delle connessioni ciclopedonali, dei parcheggi e dei nodi del trasporto pubblico. 

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