La Via Crucis torna all’Arena di Verona per il terzo anno consecutivo

Via Crucis del Venerdì Santo in Arena di Verona anche quest’anno.

Santi  e  dannati. Tutti….”Davanti alla croce”: questo l’invito, e il titolo, della Via Crucis che il prossimo 18 aprile (Venerdì Santo) alle 20.45, si terrà per il terzo anno consecutivo nel suggestivo anfiteatro dell’Arena di Verona.  

L’evento, co-organizzato da Chiesa di Verona, Comune di Verona e Fondazione Arena di Verona e presentato nella Sala dei Vescovi dal vescovo di Verona Domenico Pompili, insieme al primo cittadino Damiano Tommasi e alla sovrintendente della fondazione lirica Cecilia Gasdia, si svolgerà in forma di “rappresentazione”, convocando idealmente nell’anfiteatro cittadino uomini e donne della storia – anche i più improbabili – chiamati a sostare al cospetto della Croce quale luogo di sofferenza, espiazione e meditazione, ma anche di redenzione, speranza e salvezza per tutti indistintamente.

Il vescovo Pompili: “In Arena per rievocare la pace”.

“Il Venerdì Santo in Arena – ha detto il vescovo Pompili – è una proposta culturale-spirituale aperta a tutti, per mettere al centro dell’attenzione della collettività questo mistero della Croce, che evoca simbolicamente sia una sofferenza e dolore umani, che una condizione storica – quale quella attuale – segnata da innumerevoli croci e motivi di preoccupazione. Significativo, inoltre, che questa Via Crucis cada non soltanto nell’anno del Giubileo, ma in un momento che dal punto di vista geopolitico richiama la necessità di invocare la pace attraverso la rievocazione di questa pagina della storia”.

“Ossia – ha aggiunto – la vicenda di Gesù di Nazareth, che duemila anni fa ha pagato di persona, proprio  per dare vita a un mondo che non fosse più segnato dalla violenza. Purtroppo, la cronaca di questi giorni ci dice altro. Proprio i luoghi della Terra Santa sono dilaniati da una guerra di cui conosciamo bene i contorni e questo è solo un tassello di un più ampio contesto globale, nel quale i focolai di guerra si autoalimentano. Vorrei solo rammentare la situazione in Sudan che vive la più grave crisi umanitaria. Per cui, come gli anni precedenti, anche in questo 2025 l’Arena finisce per diventare il fondale di una  riflessione a più voci. Rivolta a credenti e non”.

Il sindaco Tommasi: “Una riflessione collettiva laica”.

“Una riflessione collettiva, laica, rispetto all’attualità – sono le parole del sindaco Tommasi – che tra l’altro cadrà a ridosso della stagione artistica in Arena. Una cooperazione, quella tra Chiesa di Verona, Comune e Fondazione Arena, che fa sempre piacere rinnovare, specie in questo periodo storico difficile, nel quale l’Arena, in questa giornata particolare del Venerdì Santo, può diventare il “magafono” di una ferma condivisione di pace. Anche e soprattutto nei momenti di silenzio”.

Note sull'autore