Verona Sud: la protesta del Comitato contro le limitazioni durante le fiere

Verona Sud: la protesta del Comitato contro le limitazioni durante le fiere.

Il Comitato di Verona Sud protesta ed esprime forte preoccupazione per la gestione del traffico e della vivibilità nelle aree limitrofe alla fiera durante le manifestazioni fieristiche. Secondo quanto dichiarato dal Comitato, l’attuale amministrazione comunale adottando politiche che sembrano fare una distinzione tra i cittadini, starebbe penalizzando chi vive e lavora nella zona fiera.

Cittadini di serie A e B.

È giusto limitare l’accesso al centro storico per tutelare la qualità della vita dei residenti, ma ci chiediamo: tutti i cittadini hanno pari dignità o ci sono cittadini di serie A e di serie B?” – si chiede il Comitato. I residenti e i turisti soggiornanti, infatti possono accedere al centro storico, mentre gli altri cittadini e i turisti non dimoranti vengono esclusi.

Residenti “intrusi”.

Di contro, nelle aree fieristiche come via Scopoli, durante le manifestazioni, il Comune – tramite semplici ordinanze dirigenziali – tratterebbe i residenti come ‘intrusi’, imponendo loro di allontanarsi a favore degli ‘autorizzati ente fiere’. Questa situazione viene segnalata con fogli temporanei sulla segnaletica stradale, predisposta dall’ufficio mobilità e traffico”. Il Comitato lamenta che, nonostante i residenti paghino regolarmente i pass per la circolazione, durante le principali fiere si troverebbero costretti a prendere ferie e abbandonare le proprie abitazioni e attività, senza alcun compenso o “bonus vacanze” da parte del Comune.

La multa a un disabile.

Il Comitato sottolinea inoltre “l’assurdità di tali misure”, ricordando un episodio avvenuto qualche anno fa, in cui una persona disabile è stata multata nonostante avesse parcheggiato correttamente nell’apposito stallo con regolare pass. “Era disabile, sì, ma non ‘autorizzata ente fiere’” – denuncia il Comitato, che riporta come la multa sia stata annullata solo in seguito a un ricorso al giudice di pace.

L’ordine pubblico.

Secondo il Comitato, giustificare queste ordinanze con ragioni di “ordine pubblico” e “eccezionalità” è inaccettabile, poiché le manifestazioni fieristiche sono programmate e prevedibili da anni. “Com’è possibile – si chiedono i membri del Comitato – che il Comune di Verona non sia ancora in grado di gestire le esigenze della fiera senza calpestare i diritti dei cittadini di Verona Sud?”

Il Comitato di Verona Sud conclude chiedendo all’amministrazione comunale, e in particolare al sindaco, una riflessione più approfondita sulle conseguenze di tali politiche. “Una cosa è certa: così non va bene” – concludono.

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