Particolarmente amato il Lago di Garda grazie alla sua poliedricità e Verona come città d’arte anche se c’è preoccupazione per il caro prezzi
Con i dati qualitativi messi a disposizione nella piattaforma dell’Osservatorio del Turismo Regionale Veneto, sappiamo che nei primi mesi dell’estate 2023, da inizio maggio a metà luglio, le destinazioni venete godono di un’ottima reputazione online. La valutazione dei turisti oscilla, infatti, tra l’85 e l’88/100. Dati che emergono dalle elaborazioni presenti nella sezione di Hospitality Data Intelligence dell’Osservatorio del Turismo Regionale, implementata grazie alla collaborazione con Federalberghi Veneto, Faita Nordest, CCIAA di Padova, Padova Convention and Visitors Bureau e Hospitality Benchmark, in cui oltre al tasso di occupazione delle strutture ricettive in Veneto si ha un quadro sul grado di soddisfazione degli ospiti.
Verona, fra le città d’arte, spicca per l’incredibile offerta culturale che si estende anche al di fuori dei centri. Ad esempio, per quanto riguarda il Lago di Garda, molto apprezzata è la possibilità di unire attività outdoor alla visita dei piccoli borghi e centri storici.
Preoccupa l’aumento dei prezzi.
Dai giudizi dei turisti emerge però la preoccupazione legata all’incidenza dell’aumento dei costi della vacanza che risultano più marcati durante la stagione estiva. Questo sta causando una riduzione della domanda soprattutto degli italiani, compensata, però, almeno in parte, dagli stranieri, in particolare del Nord e dell’est Europa. Fortunatamente, nel complesso, i valori restano positivi e il mercato appare in fermento un po’ in tutte le destinazioni.
Le parole dell’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner
“La stagione turistica estiva 2023 in Veneto è partita con piede giusto: a maggio e giugno c’è stato un incremento del tasso di occupazione in quasi tutti i comparti ricettivi (città d’arte, mare, montagna, Lago, terme) e nei campeggi sia per quanto riguarda il mare che il lago. In particolare, per il comparto ricettivo, si nota un aumento del turismo più marcato nelle città d’arte, alle terme e in montagna, destinazioni che avevano visto una più lenta ripresa nel 2022. Alle terme e nelle città d’Arte il tasso di occupazione delle camere è superiore al 70% con un incremento rispettivamente del 8,6% e 7,6%. La montagna vede, invece, un tasso di occupazione tra il 45 e il 55%, considerando anche che il mese di maggio rappresenta un periodo di bassa stagione per questo comparto, e in aumento del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2022”.
“Nonostante il maltempo che ha interessato in queste ultime settimane anche la nostra regione, in particolare la costa Veneta, e il generale rincaro dei prezzi, le destinazioni mare e Lago registrano buoni risultati nel bimestre maggio-giugno. Per quanto riguarda il comparto ricettivo nella Costa Veneta, a maggio il tasso di occupazione si è attestato intorno al 40%, superiore rispetto all’anno precedente. Anche giugno ha registrato ottimi risultati, con un’occupazione delle camere che supera il 70%. Nel Lago l’inizio della stagione estiva mostra prospettive favorevoli: qui nel mese di maggio il tasso di occupazione ha raggiunto quasi il 65%, mentre nel mese di giugno ha sfiorato l’80”.