Verona Anche Mia: come funziona la nuova app per riscoprire la città

Multisensoriale e facilmente usufruibile anche dalle persone con disabilità uditive o visive: è la nuova app Verona Anche Mia.

Nasce Verona Anche Mia, l’app che offre a turisti, visitatori e residenti uno strumento per scoprire la città con una modalità nuova, tecnologica, multisensoriale e alla portata di tutti, in primis delle persone con disabilità sensoriali.

Il progetto, avviato nella scorsa primavera e ora in fase conclusiva, include 4 itinerari del centro storico da fare a piedi, ciascuno della durata variabile tra un’ora e mezza e due ore e mezza. Per ogni percorso sono presenti descrizioni dei punti di interesse storico, culturale e paesaggistico, il tracciato gps, una galleria fotografica, un video di approfondimento con traduzione in lingua dei segni italiana.

L’obiettivo è che ognuno possa conoscere e fruire delle bellezze della città in autonomia, grazie a descrizioni contenute all’interno dell’applicazione che possono essere lette lungo il percorso a livello testuale, oppure attraverso la sintesi vocale da parte delle persone con disabilità visive o ancora attraverso la traduzione in LIS da parte delle persone sorde.

Dove trovare l’app.

L’app è disponibile su Google play e Apple store per essere scaricata e fruita da ogni persona che voglia sperimentarla. La stessa è scaricabile anche direttamente dal sito web dedicato al progetto www.veronanchemia.it.

I turisti e i visitatori che passeranno dall’ufficio turistico di Verona potranno ritirare il segnalibro di Verona Anche Mia con i riferimenti per poter scaricare sul proprio smartphone l’applicazione e usufruirne in ogni momento.

Il progetto è stato realizzato, con il contributo dell’otto per mille Valdese, dall’associazione AMEntelibera e ha visto la collaborazione di diverse competenze, dalla guida turistica e l’accompagnatore turistico, alle interpreti di lingua dei segni, ai rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità. Fondamentale è stato il coinvolgimento delle associazioni G.O.L.D.VIS. e Genitori tosti in tutti i posti che hanno dato il loro contributo in termini di conoscenze e supporto sia nella strutturazione degli itinerari che nella verifica dell’accessibilità degli stessi. Importante è stata anche l’adesione al progetto dell’istituto superiore Copernico Pasoli: gli studenti hanno sperimentato in prima persona cosa significhi costruire e proporre un itinerario e un’esperienza di visita della città pensati per le persone con disabilità sensoriali.

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