Verona, l’Ulss 9 fa il punto sul record dei contagi da Covid e da variante delta.
La variante delta sfonda a Verona, arrivando all’80% dei casi totali. “I casi sono in crescita, in tutta la Regione. Anzi, in tutta Italia. E in provincia di Verona purtroppo abbiamo accelerato. Ieri ben 171 casi su 424 in tutto il Veneto – ha detto il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi -. Il numero di positivi si concentrano soprattutto a Verona e nella cintura urbana, nei comuni più popolati. E nella fascia di età dai 16 ai 26 anni. Nella classe di età 20-29 anni siamo intorno ai 274 casi per 100mila abitanti, in quella dai 16-19 196 per 100mila, poi 94 casi per 100mila abitanti nella classe 30-39 anni”.
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“E’ evidente che i più colpiti sono i più giovani – ha aggiunto Girardi -. La causa sono le aggregazioni, è chiaro. A fronte di questi positivi per fortuna i casi negli ospedali non aumentano tanto. La maggior parte dei casi è paucisintomatica o asintomatica. I casi gravi sono tutte persone non vaccinate. I positivi che sono vaccinati sono pochi, circa il 5% quelli che hanno fatto due dosi, e sono asintomatici. Il 70% dei nuovi positivi non è vaccinato, nemmeno con prima dose”.
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“Ora visto il numero di positivi che sta crescendo ci concentreremo a creare aree tamponate e vaccinate intorno alle persone che troviamo positive. La differenza rispetto alle altre volte è la grande facilità di contagio. La variante delta sta incidendo in maniera pesante, ed è molto presente a Verona e provincia. Il virus c’è ed è più aggressivo di prima, dobbiamo fare attenzione. Per fortuna la situazione negli ospedali è ancora sotto controllo. Però la cosa fondamentale è vaccinarsi – conclude Girardi -. Da qui all’8 settembre abbiamo ancora posti liberi per prenotarsi, ce ne sono circa 15mila a disposizione. E’ necessario vaccinarsi”.