All’Università di Verona meno fondi dal ministero.
L’Università di Verona, come gran parte degli atenei italiani, dovrà affrontare una riduzione dei fondi dal ministero. Secondo le recenti tabelle di riparto del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), pubblicate dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), l’ateneo scaligero vedrà un calo del 3,08% rispetto al 2023. Questo taglio è parte di un piano di riduzione complessivo del budget per gli atenei, che ammonta a 9,03 miliardi di euro per il 2024, in calo di circa 170 milioni rispetto all’anno precedente.
Nel contesto generale, nessuna università è riuscita a ottenere un aumento rispetto all’anno scorso, e solo sei atenei sono riusciti a mantenere inalterati i propri finanziamenti. Il decreto ministeriale che definisce questi riparti ha ridotto il margine di variazione dei fondi a un range compreso tra 0 e -4%, limitando così eventuali perdite ma impedendo qualsiasi crescita significativa.
L’Università di Verona non è l’unico ateneo a subire una contrazione delle risorse. Molte altre istituzioni, comprese quelle di prestigio come l’Università di Bologna e il Politecnico di Milano, hanno registrato riduzioni simili. Il Ministero comunque, ha già anticipato la volontà di tornare ad aumentare i fondi a partire dal 2025, lasciando speranza per un’inversione di tendenza in futuro.
Nel frattempo, le università italiane dovranno continuare a gestire le proprie risorse con efficienza, cercando di mantenere elevati standard accademici e di ricerca nonostante i tagli.