Progetto europeo Uni4Equity: l’Università di Verona in prima linea nella lotta contro le molestie sessuali in ambito accademico.
L’Università di Verona è il solo ateneo italiano coinvolto nella prima fase di Uni4Equity, un progetto europeo triennale per contrastare le molestie sessuali. Inoltre promuove l’uguaglianza di genere nel contesto accademico. Gli universitari veronesi hanno risposto a un questionario sulle molestie sessuali sul luogo di studio e lavoro.
Studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo stanno contribuendo alla raccolta dati, che sarà fondamentale per identificare la situazione all’interno dell’ateneo. Uno strumento per avviare ulteriori azioni di prevenzione e contrasto alle molestie sessuali.
L’obiettivo del progetto è quello di mantenere un impegno costante e sempre più strutturato da parte dell’Università di Verona. I risultati della ricerca saranno quindi integrati con le attività del Comitato unico di garanzia, e della Commissione per l’osservanza del codice etico.
L’iniziativa è coordinata dall’Università di Alicante. Il gruppo di lavoro dell’Università di Verona è composto da ricercatori di vari settori disciplinari, supportati da un Advisory Group interno coordinato dal professore Stefano Porru, docente di Medicina del Lavoro.
Il gruppo di ricerca.
È coordinato da Porru è composto da Angela Carta, docente di Medicina del Lavoro, Lidia Del Piccolo, docente di Psicologia clinica. Antonio Lasalvia, docente di Psichiatria. Michela Nosè, docente di Psichiatria e presidente del Cug, Comitato unico di garanzia dell’ateneo e Nicoletta Zerman.
Il gruppo è completato da un Advisory Group, che include Laura Bergamin, studentessa di Medicina e Chirurgia, Lorenzo Bernini, docente di Filosofia Politica e Direttore del Centro di ricerca Politesse, Politiche e Teorie della Sessualità. E ancora Daniela Brunelli, coordinatrice del Sistema bibliotecario, Alessandra Cordiano, docente di Diritto privato, Roberto Leone, docente di Farmacologia e presidente del Comitato Etico per la sperimentazione clinica.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata al progetto.