Undicimila presenze, 150 volontari e una rivoluzione in cucina: i numeri della Festa de L’Unità di Verona

La Festa de L’Unità di Verona: undicimila presenze nel corso delle 17 giornate. La rivoluzione in cucina.

Undicimila presenze con picchi di circa mille persone a sera, migliaia di pasti consumati, centinaia di ospiti e decine e decine di volontari. Sono questi i numeri di bilancio della Festa de L’Unità di Quinzano, evento di riferimento per il capoluogo scaligero, che si è chiusa lo scorso 4 agosto dopo ben 17 giornate. Si tratta della durata più lunga della pluridecennale storia della Festa.

“Uno sforzo organizzativo reso possibile soltanto grazie al contributo di più di 150 volontari che si sono mobilitati da tutti i Circoli della città e non solo, ai quali va il più caloroso ringraziamento da parte di tutta la comunità democratica veronese” commenta Salvatore Meli, Segretario del Secondo Circolo Pd “Dino Carli”.

La serata con la segretaria nazionale Elly Schlein ha fatto registrare un picco di circa mille persone. Altissima anche l’affluenza nelle serate che hanno visto protagonisti il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’europarlamentare e Presidente del partito Stefano Bonaccini, il Sindaco di Verona Damiano Tommasi.

“Numeri che dimostrano come la politica sia ancora in grado di appassionare e mobilitare, soprattutto quando proposta in abbinamento a musica, cultura e momenti di riflessione sui temi di attualità che aiutano a fare comunità” appuntano i Segretari Pd Verona Franco Bonfante e Alessia Rotta, i quali parlano di “numeri lusinghieri che confermano non solo il radicamento del Pd sul territorio ma anche lo stretto legame tra il partito e il suo elettorato”.

La rivoluzione in cucina.

Anche la cucina è stata particolarmente apprezzata. I dati sulle consumazioni rivelano peraltro delle variazioni nelle abitudini alimentari di chi ha cenato alla festa: per il primo anno a memoria d’uomo, il risotto al tastasal non è stato il prodotto più venduto: con 1.113 porzioni vendute è stato infatti superato dalle 1.305 consumazioni di verdure cotte. Al terzo posto si è poi attestata la parmigiana di melanzane con 695 porzioni vendute. Il fritto misto (658 porzioni) e il lavarello (642) continuano a farla da padroni tra i piatti di pesce.

Tra gli altri piatti svettano: il riso con pollo al curry con 265 porzioni, le lasagne al forno con 258 porzioni e i bigoli al sugo di lago con 228. La “stuzzicheria” ha incrementato le vendite di un terzo rispetto al 2023 con le 402 piadine cotte e 371 fette di anguria consumate. Inoltre al bar in 17 serate sono stati consumati 1.450 litri di birra e 733 litri di vino.

Le presentazioni di alcuni libri e le serate musicali hanno visto la partecipazione di centinaia di ospiti che hanno apprezzato, anche, la qualità dell’offerta libraria e la mostra sui 100 anni de L’Unità.

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