L’Ulss 9 assume 22 oss, l’Azienda ospedaliera 35 infermieri, ma per la Cgil non basta: “A Verona record di dimissioni volontarie”.
Con determinazione dirigenziale numero 1291 del 26 giugno l’Ulss 9 ha disposto l’assunzione di altri 22 operatori socio sanitari a tempo pieno dalle graduatorie regionali, mentre l’Azienda Ospedaliera ha annunciato l’assunzione di 35 infermieri entro luglio. Numeri che, sommati alla cinquantina di oss precedentemente assunti “cominciano a farsi interessanti – secondo Simone Mazza, responsabile Sanità della Fp Cgil Verona – segno che, come sosteniamo da molto tempo, il fabbisogno di personale è effettivo, grave e urgente, e che la mobilitazione messa in campo da Fp Cgil comincia a dare i suoi frutti” sottolinea.
“Si tratta comunque di cifre ancora insufficienti a frenare l’emorragia di personale – prosegue il sindacalista –: mentre i vertici della sanità locale brindano all’entrata nella top 20 dei grandi ospedali nazionali, la realtà quotidiana vede Verona al primo posto in Veneto per dimissioni volontarie di oss e al secondo post per dimissioni di infermieri. Grave è anche la carenza di tecnici di radiologia, per i quali tuttavia non esiste una graduatoria”.
“Tutto ciò non è accettabile in un sistema sanitario moderno che vuole essere all’avanguardia. La pratica di spremere i lavoratori deve trovare un limite in ragione dello stress psico fisico indotto e dell’impossibilità di conciliare gli impegni famigliari e personali” ribadisce il sindacalista.