Nel 2023 sono state 2070 le nuove cittadinanze in città: nasce il “modello Verona”.
Negli ultimi anni sono triplicate le nuove cittadinanze a Verona. Grazie anche al lavoro di un gruppo di consiglieri comunali che supporta gli uffici celebrando i giuramenti di coloro che inoltrano la richiesta di cittadinanza.
Si tratta in particolare della vicepresidente del consiglio comunale Veronica Atitsogbe e dei consiglieri Jessica Cugini, Giacomo Piva e Pietro Giovanni Trincanato, che si sono messi a disposizione degli uffici competenti per celebrare le cerimonie di giuramento che sanciscono l’acquisizione della cittadinanza italiana.
I dati parlano chiaro e attestano che grazie al supporto dei consiglieri comunali a Verona le nuove cittadinanze negli ultimi cinque anni sono aumentate del 300%. Partendo da 679 procedimenti conclusi nel 2019, risultano quanto mai significativi i 2.070 del 2023, dato ulteriormente cresciuto nei primi sei mesi del 2024 con 1.204 nuovi cittadini e cittadine che hanno giurato fedeltà alla Costituzione italiana.
Con la collaborazione dei consiglieri comunali, a Verona si celebrano settimanalmente oltre 20 giuramenti. Recentemente, l’impegno di Verona nell’integrazione ha ricevuto un riconoscimento anche a livello parlamentare, con l’invito alla consigliera Atitsogbe a condividere l’esperienza veronese come modello di ispirazione per altre città italiane. Il “modello Verona” intende distinguersi anche in futuro per un approccio basato sul riconoscimento del diritto universale di essere cittadini italiani.
“Accelerato l’iter”.
“Dopo un lungo iter per l’acquisizione della cittadinanza, iter che comporta una serie di requisiti stringenti, se l’esito è positivo la prefettura notifica alla persona richiedente il decreto di concessione della cittadinanza italiana – spiega la vicepresidente Atitsogbe -. Da questo importante momento i nuovi cittadini e le nuove cittadine si rivolgono al comune per il giuramento. Dopo un percorso durato moltissimi anni nel nostro territorio l’iter delle domande è stato visibilmente accelerato e, anche se operiamo entro i confini del Comune, il nostro agire politico è significativo perché l’augurio e la speranza sono di arrivare finalmente una riforma del diritto di cittadinanza”.