L’università di Verona in transizione ecologica: tra contenimento energetico e riduzione delle emissioni risparmiati 300mila euro.
L’università di Verona verso la transizione ecologica: essere green, la riduzione delle emissioni e il contenimento dei costi dell’energia sono alcuni degli obiettivi raggiunti nel 2022. Studentesse e studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo hanno aderito alle campagne di sensibilizzazione della commissione Rus, Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, presieduta da Matteo Nicolini, referente del rettore per la sostenibilità.
Incoraggianti i primi risultati ottenuti sui consumi di energia elettrica e gas metano a seguito delle azioni di contenimento energetico del 2022. La diminuzione delle ore di funzionamento degli impianti di condizionamento, il controllo delle temperature, la riduzione dell’illuminazione negli spazi comuni sono alcuni esempi delle iniziative messe in atto in questa direzione.
“Strategico il dialogo con le istituzioni”.
L’effetto di queste azioni ha portato a una riduzione del 10% del consumo di energia elettrica nel secondo semestre del 2022 rispetto ai dati (sempre del secondo semestre) del periodo 2016-2021. Rispetto al consumo di gas metano i dati del secondo semestre 2022 rispetto a quelli del periodo 2015-2021 evidenziano una riduzione di emissioni del 22% per un risparmio economico di circa 300mila euro.
“Questi risultati”, spiega il rettore Pier Francesco Nocini, “confermano che l’università di Verona è un ateneo in piena transizione ecologica e offrono un piccolo ma significativo contributo all’alleggerimento dei costi a carico della finanza pubblica in un periodo particolarmente delicato”.
I risultati ottenuti non fermano l’attività della commissione Rus di ateneo che sta già lavorando a nuove campagne di sensibilizzazione come il rilancio dell’iniziativa “Pensa green” e l’adesione al progetto “M’illumino di meno” del 16 febbraio. “Strategico sarà anche il dialogo con le principali istituzioni, a partire dal Comune di Verona e Agsm-Aim. L’obiettivo è, infatti, di creare a Verona, per la prima volta in Italia, una comunità energetica nata dalla sinergia tra ateneo e Comune”.