Prosegue il percorso verso la transizione ecologica a Verona: per i prossimi due anni l’energia pubblica sarà solo “verde”.
Verona si prepara ad una grande svolta verso la transizione ecologica: da qui ai prossimi anni, infatti, l’energia pubblica sarà soltanto “green”. Nello specifico, il comune ha aderito dal 1 aprile 2023 al 30 marzo 2025 alla convenzione Consip “energia elettrica 19” con l’“opzione verde”, ossia una certificazione che comprova tramite garanzia di origine la fornitura di energia elettrica da sole fonti rinnovabili.
Si intende quindi l’enelettrica proveniente da fonti non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
Per il Comune l’acquisto si traduce in una spesa di circa 17 milioni di euro, un costo preventivato sui prezzi attuali dell’energia che si auspica vadano incontro ad una diminuzione, con vantaggi per tutti i cittadini.
“Vogliamo dare un segnale forte di cambiamento”.
“Per la prima volta il Comune di Verona ha deciso di acquistare solamente energia rinnovabile”, ha detto l’assessore al bilancio Michele Bertucco. “E’ un processo importante, senza dubbio impegnativo dal punto di vista degli investimenti, complice anche il conflitto in corso, ma siamo fiduciosi che a breve si possa vedere una riduzione dei prezzi. Vogliamo dare un segnale forte, ben oltre gli slogan con l’avvio di un vero e proprio cambiamento”.
“La decisione di essere approvvigionati da energia da fonti rinnovabili avviene tramite l’acquisto delle garanzie di origine che permette appunto di garantire che l’energia che si consuma all’interno del comune di Verona sia effettivamente energia green”, spiega l’assessore alla transizione Tommaso Ferrari. “E’ un passo importante, tuttavia non ci dobbiamo accontentare e puntare sia a ridurre i consumi tramite strategie di efficientamento energetico sia ad auto produrre energia. Sono allo studio il piano sul fotovoltaico in città e il piano sulle comunità energetiche in vista dei decreti attuativi”.