Verona si piazza al 17esimo posto nella classifica delle città più congestionate d’Italia, con 43 ore perse all’anno nel traffico.
Chi guida a Verona perde, nel traffico, in media 43 ore all’anno: sono i dati rilasciati dal Traffic index ranking e calcolati dalla multinazionale TomTom, relativi alle ore perse negli spostamenti in macchina nel 2021: la città scaligera si piazza al 17esimo posto nella classifica delle 25 città più congestionate d’Italia.
Secondo i dati della Commissione Europea, ogni anno si perdono in media 38 ore fermi in coda nelle automobili, uno dei numeri più elevati d’Europa, abbassando ancor di più l’efficienza energetica. Questo può essere dovuto all’alto tasso di motorizzazione in Italia, circa 655 autovetture ogni mille abitanti, inferiore in Europa soltanto al Lussemburgo.
L’automobile è il mezzo di trasporto preferito dagli italiani e ciò lo confermano le ore sprecate in coda ogni volta che si entra o si esce dalla città nelle rush hours– ore di punta- o in occasione del “grande esodo” in occasione delle ferie estive. La classifica, che ha tenuto conto del tempo in più che si impiega per spostarsi rispetto a condizioni di flusso normale, ha visto al primo posto Palermo, con 82 ore trascorse nel traffico nel 2021, seguita da Roma con 75 ore. Agli ultimi posti Padova e Brescia, con 34 e 32 ore.
“Traffico: insostenibile per la salute, l’economia e l’ambiente”
Il traffico, oltre a essere una perdita di tempo, può causare svariati costi di tipo sociale ed ambientale. Dal punto di vista dell’impatto che ha sull’ambiente i trasporti sono, insieme agli edifici, le maggiori fonti di emissioni di CO2 a livello urbano. In Italia i trasporti sono responsabili di 1/4 delle emissioni di gas serra. In particolare, dicono i dati dell’ISPRA, il 92,6% delle emissioni è prodotto dal trasporto su strada.
L’impatto sulla nostra salute è ancora piú visibile considerando l’incidentalità stradale (in Italia ci sono 9-10 vittime al giorno); l’inquinamento atmosferico (che produce silenziosamente 90 mila vittime ogni anno in Italia); l’inquinamento acustico (incide sul benessere e la salute mentale di chi vive in città).
Uno studio recente dell’Organizzazione mondiale della sanità collega il traffico a una serie di effetti negativi sulla salute: disturbi del sonno, malattie cardiovascolari e metaboliche, stress e ansia.
A livello economico l’Agenzia europea dell’ambiente stima che l’impatto del traffico in termini di emissioni di CO2, gas inquinanti e incidenti pesi addirittura per il 6,6% del PIL europeo. Inoltre, si stima che il valore del tempo complessivamente perso in congestioni stradali si aggiri su cifre dell’ordine dei miliardi di euro, a livello nazionale.