Non è una semplice bevanda, assicura chi la produce, e nasce e cresce a Verona: Kombucha è chiamato il tè dell’immortalità.
Non è un semplice tè, assicura chi lo produce, ma un elisir che ogni giorno nasce e cresce a Verona: è chiamato il tè dell’immortalità, il suo nome è Kombucha. La bevanda del futuro, che ha 2mila anni, sta conquistando tutto il mondo. E anche l’Italia. Si tratta di un antico tonico orientale effervescente, che si ottiene dalla fermentazione di un tè zuccherato con una coltura simbiotica di batteri e lieviti. A Verona lo produce l’azienda di Stefano Zamboni, il fondatore e Head Brewer di Legend Kombucha.
Zamboni spiega che ogni giorno preparano la Kombucha, rispettando la tradizione, per fare innamorare le persone di questo antico tonico dalle proprietà uniche. E sottolinea: “La Kombucha aiuta a riconnetterci con il nostro io interiore e con la natura che ci circonda. Tornare alle origini per riscoprire la parte migliore di noi stessi. Questo è il nostro credo infuso in ogni ogni bottiglia di Kombucha”.
A sentire chi la produce, quindi, la kombucha con il suo gusto agrodolce e le “proprietà miracolose si adatta perfettamente a ogni momento della giornata, al posto del caffè o dopo lo sport”. I consumatori di questa bevanda nel mondo, sono davvero numerosi, tanto che il 21 febbraio si celebra la giornata mondiale.
Legend Kombucha celebra San Valentino.
In occasione del giorno di San Valentino, il brand veronese Legend Kombucha omaggia la città dell’amore, Verona, con una limited edition: la kombucha “Romeo & Juliet”. La “Romeo & Juliet” possiede le note dolci dell’ananas e del frutto della passione, estratti a freddo. Un tocco unico è dato dall’infusione del Butterfly Pea Flower, un fiore blu con proprietà antiossidanti, che conferisce alla bevanda un’intensa tonalità viola, evocando la magia e il mistero dell’amore eterno tra Romeo e Giulietta.
Il packaging della “Romeo & Juliet” richiama l’essenza passionale di Verona: “Ogni lattina è il testimone della storia d’amore per antonomasia. Un viaggio sensoriale fatto d’amore per gli altri e per se stessi”.