Verona, protesta degli studenti contro la maturità annunciate dal ministro Valditara.
A Verona gli studenti sono scesi in strada, davanti al liceo Montanari, contro la maturità annunciata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Nelle scorse settimane il ministro Valditara – sostengono i rappresentati della Rete Studenti Medi di Verona – ha annunciato le modalità dell’esame di Stato 2023, fotocopia della Maturità 2019: buste all’orale, seconda prova con entrambe le materie d’indirizzo, prove Invalsi come criterio di ammissione”.
“Una scelta inaccettabile, un vero e proprio ritorno al passato di fronte al quale gli studenti sono pronti a mobilitarsi – dichiara Enrico Todesco, della Rete degli Studenti Medi di Verona -. La pandemia ha sconvolto le vite di ognuno di noi. Per questo l’uscita dalla fase della didattica a distanza doveva coincidere con strumenti nuovi, nuovi percorsi capaci di stimolare gli studenti, un nuovo modello di scuola. Purtroppo tutto questo non è avvenuto. Anzi, il ministro sembra sempre fare solo passi indietro: proponendo un’educazione improntata all’ “umiliazione”, una scuola “pacificata” e priva di dialogo con gli studenti, un esame incapace di valutare correttamente il loro percorso”.
“Eravamo davanti al Montanari stamattina a Verona contemporaneamente alle altre scuole del Paese, per protestare contro il modello di scuola del merito del ministro Valditara. Per protestare contro un esame di Stato che costituisce un vero ritorno al passato. Per far sentire la nostra voce e chiedere un nuovo modello di scuola, che parta da noi che la viviamo ogni giorno. Quest’esame è un ritorno al passato, inventiamo il futuro!”.