Dopo la scelta del tracciato il progetto della Strada di Gronda di Verona entra nel vivo: ecco cosa succederà.
Strada di Gronda di Verona, dopo la scelta del tracciato da parte dell’amministrazione, si entra nella fase operativa. L’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari è entrato nel dettaglio dell’opera, ovvero il collegamento viario a nord ovest della città di Verona, tra la bretella T4-T9 in corrispondenza dell’Interporto di Verona e la tangenziale sud in corrispondenza con lo svincolo ‘Alpo’, illustrando non solo le caratteristiche della soluzione scelta ma anche gli interventi in sviluppo da parte di altri operatori, la pista ciclabile che scorrerà lungo la strada e i tempi del cronoprogramma. L’impegno di spesa previsto è pari ai 53,341milioni di euro.
La soluzione scelta si mantiene per buona parte in rilevato basso e scambia con rotatorie a raso con le viabilità interferite. Sarà percorribile a due corsie per senso di marcia con una banchina laterale e lungo tutta la strada di Ronda ci sarà anche una pista ciclabile separata dall’infrastruttura con un intervento di mitigazione ambientale costituito da piccole dune a verde.
Tracciato e tratti della Strada di Gronda.
Tratto 1 – Sottopasso alla linea ferroviaria. Il tratto 1 è compreso tra lo svincolo Fenilon e la rotatoria denominata RA inclusa. Si sviluppa per circa 460 metri, sarà realizzato in sottopasso alla linea ferroviaria, questo specifico tratto fondamentale per la completezza dell’intervento, è già inserito nel progetto AV/AC Nodo di Verona ingresso Ovest e verrà realizzato totalmente a carico di RFI.
l tratto è stato appaltato ed è in fase di realizzazione da parte di RFI all’interno del progetto della nuova linea ferroviaria AC/AV.
Tratto 2 – Collegamento RA-RB tra il termine del tratto 1 e l’arrivo della viabilità del Pua Nord del Quadrante Europa a carico del Consorzio Zai. Il tratto si estende per circa 960 metri e sfrutta il corridoio individuato dal progetto definitivo commissionato dal Consorzio Zai. Ma al contrario di quest’ultimo si mantiene in rilevato basso per tutta la sua estensione. L’asse principale è a due corsie per senso di marcia, interseca via Sommacampagna a raso e scambia con essa con una rotatoria. Si conclude con una rotatoria (RB), esclusa dal progetto e di competenza del Consorzio Zai.
Tratto 3 – Collegamento RB-RD tra il termine del tratto 2 e l’arrivo della viabilità del Pua Corte Alberti su via Chioda. Il tratto si estende per circa 1420 metri tra la fine del tratto 2, rotatoria RB, e via Chioda sulla rotatoria RD dove inizia la viabilità del Pua Corte Alberti. L’asse principale si trova principalmente in rilevato con una percentuale di trincea pari a circa il 40%. Per ridurre i costi di costruzione e migliorare il bilancio materico si è optato per una sezione aperta senza opere di sostegno delle scarpate. L’asse principale è dividibile in due sotto-tratti. Il primo parte dalla rotatoria di arrivo del primo lotto del Pua Nord del Quadrante Europa attualmente in fase di sviluppo da parte del Consorzio Zai e arriva su via Mantovana, dove scambia con una nuova rotatoria avente un raggio esterno inferiore a 25mt
Tratto 4 – Pua Corte Alberti. Il tratto è compreso tra via Chioda e Strada dell’Alpo. Si estende per circa 500 metri e prevede la realizzazione di due rotatorie, rispettivamente identificate nella planimetria generale come “RD” e “RE”, per tale tratto è stato redatto il progetto definitivo denominato “Pua Corte Alberti”, ed è in fase di approvazione il progetto esecutivo, a carico del Consorzio Zai. L’intervento in questione prevede la realizzazione di una strada a carreggiate separate con due corsie per senso di marcia di dimensioni simili ai tratti precedenti della nuova strada di Gronda. La strada è in rilevato basso per favorire gli accessi ai comparti del Pua. All’interno delle opere è previsto anche l’adeguamento di via Chioda a nord fino al sottopasso esistente.
Tratto 5 – Svincolo dell’Alpo su Tangenziale Sud. Il tratto 5 è relativo allo svincolo Alpo che consente di collegarsi alla Tangenziale Sud. L’intervento sarà realizzato da Anas all’interno del progetto di variante alla SS12. Nella soluzione di progetto si elimina la rotatoria a nord prevista dal progetto di Anas e si fa un collegamento diretto alla nuova rotatoria della strada di gronda prevista nel tratto n. 4 realizzata col Pua di Corte Alberti, tale modifica sarà a carico dell’iniziativa della nuova Gronda.
Svincoli e intersezioni.
Saranno quasi tutti regolati con la realizzazione di rotatorie. All’ altezza della strada dell’Alpo a sud, in corrispondenza di via Chioda, in via Mantovana e all’intersezione con la nuova strada di collegamento che sta per essere realizzata dal Consorzio Zai; un’altra rotatoria è prevista in via Sommacampagna, l’interferenza con la ferrovia Modena-Verona verrà risolta con un sottopasso ferroviario mentre il collegamento con svincolo attuale di San Massimo sarà realizzato con una piccola modifica rispetto alla versione attuale. Ci sarà inoltre un collegamento diretto tra la rotonda attualmente presente e lo svincolo della tangenziale che esce a Verona Mercato, nonché alcuni interventi al di fuori del tracciato della Strada di Gronda che si rendono necessari per migliorare il traffico di attraversamento nei quartieri limitrofi all’opera viaria.
Cronoprogramma.
Dopo l’approvazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali, la realizzazione dell’infrastruttura sarà inserita nel Piano Triennale delle opere pubbliche del Comune di Verona. In tempi brevi è prevista la gara per le successive fasi di progettazione; l’obiettivo è arrivare al progetto di fattibilità tecnico-economica tra un anno, entro marzo 2026, quindi altri 12 mesi circa per le attività delle conferenze dei servizi e le approvazioni da parte degli anti enti. Per marzo 2027 è prevista la gara per l’affidamento dei lavori. Collaudo dell’opera tra fine 2029 e inizio 2030.
“Questa è un’infrastruttura del territorio per il territorio che va oltre l’opera viabilistica in sé in quanto si collega con altri importanti interventi. Come la linea ferroviaria Alta Velictà/Alta Capacità, la variante alla Statale 12, la rivoluzione al casello autostradale di Verona sud – sottolinea l’assessore alla Mobilità e alle Opere Complesse Tommaso Ferrari-. Strutture che mancano da troppo tempo. La Strada di Gronda è forse la più importante infrastruttura degli ultimi decenni. Ed è all’interno di un piano viabilistico complessivo che come amministrazione stiamo portando avanti. Le grandi opere vanno realizzate e sono fondamentali per lo sviluppo della città”.