Verona, il comune di Verona torna sulla questione strada di Gronda e traforo.
Strada di Gronda o traforo? Il comune di Verona ha scelto la prima, ma assicura che questa decisione non mette la parola fine alla questione. A poche ore dall’annuncio dell’accordo tra Comune, Società Autostrada A4 e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione della Strada di Gronda, l’amministrazione comunale di Verona ribadisce come tale opera si inserisce nell’ambito della progettazione infrastrutturale cittadina. E ne approfitta per mettere in chiato le sue intenzioni anche in merito al progetto relativo al traforo delle Torricelle.
“Un’opera non esclude in alcun modo l’altra – spiega l’assessore alla Mobilità e Traffico Tommaso Ferrari-. Semplicemente è stata data priorità a un’infrastruttura, la strada di gronda, che è nel Pums recentemente approvato, e che è da decenni ritenuta fondamentale per risolvere e mitigare il problema del traffico nella parte sud della città, ma che è totalmente finanziata dai 53 milioni di euro che da vent’anni sono a disposizione per il progetto Traforo ma che finora nessuno ha mai usato”.
“Il traforo a due canne costerebbe 450 milioni”.
“Nel frattempo – prosegue Ferrari – una strada oggi costa il 40% in più di 20 anni fa, questo ci da l’idea di come tenere fermi i finanziamenti significhi perdere investimenti. Per finanziare oggi il traforo previsto dal primo progetto a due canne servirebbero più di 450 milioni di euro. Nell’ipotesi di una canna sola la stima è di 120-150 milioni di euro. Inoltre per quest’ultimo progetto è disponibile solo una fattibilità preliminare. E nello studio i progettisti indicano come siano necessarie ulteriori analisi da un punto di vista trasportistico e urbanistico”.
Quindi addio traforo? No, sostiene Tommasi: “Ciò non significa accantonare la questione. Anzi, risolvere definitivamente il problema traffico tra Veronetta, il Teatro Romano, San Giorgio e via Mameli è una delle principali priorità dell’amministrazione. E proprio per questo va affrontato in modo serio e pragmatico. Ovvero con un progetto che, sull’analisi dei dati del traffico di quella zona, dia risposte efficaci e migliorative, e che sia sostenibile dal punto di vista economico. Nessuno ha mai detto che il traforo non si farà o che non lo vogliamo fare”.
La vicesindaca Bissoli: “Risorse allocate su arteria strategica”.
“La decisone è stata quella di allocare le risorse disponibili su una delle arterie ritenute strategiche per la città di Verona nei diversi strumenti urbanistici a cominciare dal Pat adottato nel 2004 – ha aggiunto la vicesindaca Barbara Bissoli-. Nessuno di noi oggi può decidere di non realizzare il traforo nonostante non sia finanziato, in quanto è previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale: il Comune non può prendere autonomamente decisioni a riguardo. Tuttavia, abbiamo ritenuto di utilizzare le risorse disponibili da oltre vent’anni per ciò che è finanziabile con quella somma”.