Verona, Croce Verde cerca partner per la cittadella della salute.
Per la riqualifica di un compendio immobiliare di 8mila metri quadrati di superficie di cui 5mila coperti, situato nel cuore di Borgo Venezia, Croce Verde cerca partner pubblici o privati per dare vita a una vera e propria cittadella socio-sanitaria. L’avviso è stato pubblicato sul suo sito web da Croce Verde Verona, che dà così il via a un’operazione di rigenerazione urbana, per restituire dignità e per valorizzare un’area da decenni abbandonata al degrado.
In Via del Capitel, a metà strada tra via Unità d’Italia e la sede del distretto sanitario, all’ombra della ciminiera dell’adiacente ex Tiberghien, sorge infatti il “fondo eredità Stegagno”, donato negli anni Settanta all’ente di Pubblica Assistenza Volontaria dall’omonimo benefattore, imprenditore edile del settore laterizi.
“Dodici anni fa, Croce Verde è stata l’ultima ad abbandonare, a malincuore, l’area, ridotta a condizioni di complessiva inagibilità, trasferendosi con la sede operativa in una porzione dell’ex caserma dei carabinieri di San Michele, messa a disposizione in comodato d’uso gratuito dal Comune – spiega Michele Romano, presidente di Croce Verde Verona -. Il sogno, però, resta quello di riqualificare questa imponente area di proprietà e di farne la sede istituzionale di Croce Verde Verona, oggi ospitata in uno stabile di Via Polveriera Vecchia a Borgo Roma di proprietà di Fondazione Cariverona, riportando qui anche la sede operativa di Borgo Venezia”.
Un’operazione complessa e articolata per la quale Croce Verde ricorrerà ai bonus fiscali previsti dalla normativa, che però potranno solo parzialmente finanziarne la ristrutturazione. Ecco perché Croce Verde sta lanciando un appello a partner pubblici o privati che attraverso la cooperazione, si assumano integralmente gli oneri economici connessi all’intervento di recupero architettonico e funzionale del lotto, compresa dunque la porzione riservata a Croce Verde, beneficiando in cambio, del diritto di trarre utilità mediante lo sfruttamento economico della parte di compendio che sarà loro destinata.