A Verona le stelle di Natale sono da record: sono 150mila le piante prodotte.
Il 25 dicembre è ormai alle porte, e torna a Verona uno dei simboli più amati delle festività: le stelle di Natale. Quest’anno, i vivai veronesi hanno prodotto 150mila esemplari di questa pianta, confermandosi protagonisti di un mercato che sembra resistere al passare degli anni e alle mode, con vendite in lieve crescita rispetto al 2023.
“Quest’anno ci si aspetta un lieve incremento nelle vendite” dice Francesco Bellini presidente della Consulta dei vivaisti e floricoltori di Coldiretti Verona e membro della stessa Consulta veneta.
Le stelle di Natale si trovano nei garden center, nelle floricolture e nei negozi di fiori, che in questo periodo dell’anno vengono presi d’assalto. I prezzi sono per tutte le tasche: si parte da 2,50 euro per le piantine più piccole, fino a 60 euro per quelle più grandi e decorative.
Nonostante le difficoltà economiche generali, la tradizione non sembra vacillare. Secondo un’analisi Coldiretti/Ixè, l’anno scorso il 42% delle famiglie italiane ha scelto di decorare la casa con una Stella di Natale, per un totale di quasi 10 milioni di piante. Quest’anno, i vivaisti si aspettano un piccolo ma significativo incremento.
Come conservare la “stella”.
Il suo nome latino è Euphorbia pulcherrima (che significa “la più bella”), la Stella di Natale è originaria del Messico. Pochi sanno che i suoi veri fiori sono i piccoli boccioli gialli al centro, mentre le appariscenti parti rosse sono foglie che assumono questa tonalità durante particolari periodi dell’anno.
E se dopo le feste perde le foglie, non è la fine. “Basta seguire alcuni accorgimenti – suggeriscono gli esperti –. La pianta ama l’ombra e deve stare lontana da fonti di luce artificiale. In primavera, si consiglia una potatura e il trasferimento all’aperto, per poi riportarla in casa tra ottobre e novembre, con un’esposizione massima di otto ore di luce al giorno”.