Verona, parcheggio rosa per le dipendenti in servizio di notte in stazione a Porta Nuova.
Nove nuovi posti auto all’interno del parcheggio di servizio della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, in una zona ben illuminata accanto all’ingresso sul primo binario di stazione. È il nuovo Parcheggio Rosa riservato alle lavoratrici di tutte le società del Gruppo FS con attività organizzate su turni, che da oggi potranno farne richiesta per utilizzarlo in caso di inizio o termine del proprio turno di lavoro fra le 22.00 e le 5.00 del mattino.
Promotore dell’iniziativa, sostenuta dal Comitato Pari Opportunità Nazionale del Gruppo FS Italiane, è stato il CPO Verona e Trentino-Alto Adige che fin dalla sua nuova costituzione ha avviato un confronto con le lavoratrici donne, per individuarne le esigenze più sentite. Fra queste, quella di posti auto adeguati alle necessità delle lavoratrici che, nelle ore notturne, utilizzano la propria auto per recarsi sul posto di lavoro o rientrate a fine turno.
A raccogliere la sollecitazione è stata Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) proprietaria dell’area, anche in collaborazione alla società Ferservizi che ha reso subito disponibili anche alcuni posti auto in loro gestione, in una posizione particolarmente illuminata e protetta.
Il parcheggio rosa, insieme agli altri già attivi su tutta la rete, ha anticipato quanto previsto all’interno dell’Accordotra la Comunità delle ferrovie europee (CER) e la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF) sulle donne nel settore ferroviario, siglato il 5 novembre 2021. L’Accordo, che ha l’obiettivo di attirare più donne nel settore ferroviario e creare le giuste condizioni di base per la loro permanenza all’interno delle società e del settore, presta attenzione anche alla sicurezza, sollecitando anche la creazione di parcheggi riservati per i turni di notte delle lavoratrici.
L’iniziativa oggi vede attivi Parcheggi Rosa nelle stazioni di Bologna Centrale, Reggio Emilia e Rimini. L’impegno di RFI è di continuare a estendere l’iniziativa coinvolgendo anche altri scali ferroviari.