Inaugurata alle scuole elementari Lenotti, alle Golosine, la prima stanza “snoezelen” di Verona: ecco di cosa si tratta.
Alle elementari Lenotti la prima stanza “snoezelen” di Verona. Si tratta di un ambiente multisensoriale progettato per stimolare i cinque sensi. Dall’olfatto, con l’aromaterapia, all’udito con una musica coinvolgente, al tatto con materiali morbidi e poltrone che avvolgono. Le luci soffuse e colorate creano un’atmosfera accogliente e serena. La stanza “snoezelen” integra stimoli visivi, uditivi, olfattivi e tattili in un’unica esperienza.
La prima stanza di questo tipo è stata inaugurata nella scuola primaria Lenotti delle Golosine dal dirigente scolastico provinciale, Sebastian Amelio, dall’assessora alle Politiche educative e scolastiche, Elisa La Paglia, e dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo 12, Maria Mugnolo.
“Mi sento di ringraziare le insegnanti, i genitori e la dirigente – ha sottolineato La Paglia – per tre anni di impegno e di intensa formazione. Il miglior modo di utilizzare la tecnologia a scuola è quello di impiegarla per amplificare i Cinque Sensi per il benessere degli studenti e delle studentesse. E’ anche un efficace sistema di ampliare l’offerta didattica nonché un ottimo utilizzo dei fondi pubblici Pnrr”.
Cos’è la stanza “snoezelen”.
Il termine “snoezelen” deriva da due parole olandesi che significano “svago” e “rilassamento”. È nata nei Paesi Bassi come innovazione per il benessere psicofisico. Supporta il benessere di persone di tutte le età, soprattutto di quelle con disabilità. L’esperienza multisensoriale favorisce il miglioramento delle capacità cognitive e aiuta a stimolare la comunicazione e l’interazione sociale.
“Si tratta di un’iniziativa che impreziosisce tutto il sistema scolastico veronese – ha aggiunto Amelio – poiché lega un tema fondamentale quale quello del benessere al progredire della ricerca scientifica che ha dimostrato che ambienti di apprendimento ispirati a questo metodo sono funzionali a potenziare le relazioni. Il benessere dovrebbe essere la parola d’ordine che guida le scuole nella loro attività. Non a caso è un principio ispiratore del Patto educativo di Comunità che da due anni abbiamo siglato con l’amministrazione comunale, la Prefettura e la Diocesi scaligera”.