Le iniziative a Verona che combattono lo spreco alimentare.
Sono stati presentati lo scorso settembre i dati dell’annuale Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024 dal titolo “Lo spreco alimentare nei Paesi del G7: dall’analisi all’azione”. I dati emersi sottolineano un aumento del 45,6% dello spreco di prodotti alimentari in Italia, nell’ultimo anno. Come riportato da Confcommercio Verona, ogni settimana finiscono nel bidone della spazzatura 683,3 grammi di cibo pro capite, al fronte dei 469,4 g rilevati lo scorso anno.
Questi dati sono rappresentativi di abitudini scorrette che portano ad un acquisto di prodotti, specie frutta e verdura, in quantità eccessiva rispetto all’effettivo consumo. La direzione da seguire implica un cambio di consapevolezza a livello culturale e comportamentale, per comprendere come lo spreco alimentare sia responsabilità di tutti.
L’adesione di Veronafiere al progetto Food for Good.
La città di Verona è teatro di alcune iniziative concrete che cercano di ridurre le quantità di cibo sprecato. Veronafiere ha mostrato il proprio impegno con una politica di sostenibilità sociale, aderendo al progetto Food for Good, promosso da Federcongressi&eventi, con la collaborazione di Banco Alimentare ed Equoevento Onlus. L’iniziativa si concretizza nel devolvere le eccedenze di cibo delle manifestazioni ad alcuni enti caritatevoli.
Il progetto Food for Good ha permesso, dalla sua attivazione nel 2015, di raccogliere a livello nazionale oltre 140.000 piatti pronti e quasi 7.500 kg di pane e frutta. Il presidente di Veronafiere Maurizio Danese, al momento dell’adesione del progetto ha commentato: «Le fiere e i congressi veicolano cultura e innovazione, oltre a portare benefici economici al territorio che li ospita. Il nostro gruppo vuole fare in modo che questi eventi siano anche un’occasione di solidarietà, combattendo lo spreco di cibo».
Da 14 anni il progetto REBUS contro lo spreco alimentare a Verona
Una seconda realtà che combatte lo spreco alimentare sul territorio è il progetto “REBUS – Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidamente”. Da oltre 14 anni ACLI Verona e Veronamercato collaborano per contrastare lo spreco alimentare, recuperando le eccedenze ortofrutticole e destinandole ad enti caritatevoli del territorio.
Attraverso una rete locale di sostenibilità e solidarietà “corta” il progetto mette in contatto diretto le aziende e gli enti caritatevoli per recuperare i prodotti freschi in maniera efficiente. Nel corso del 2023 i numeri sono stati impressionanti: circa 400.000 kg di frutta e verdura donati da 52 operatori del mercato.
Le iniziative del comune di Verona
Lo stesso comune di Verona ha promosso lo scorso febbraio la “Verona Food Policy”. “Con il lancio del percorso per la definizione di una food policy del Comune, avviamo un processo strategico per Verona – spiega l’assessore alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari –. L’obiettivo è arrivare a un ampio coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse della città, che sul tema delle produzioni agroalimentari è già un punto di riferimento a livello nazionale e che può vantare esperienze di eccellenza sul contrasto allo spreco.”
L’iniziativa comunale ha previsto diverse fasi operative: anzitutto lo sviluppo di un portale dedicato per coinvolgere la cittadinanza. Sono seguiti poi nel progetto alcuni tavoli di lavoro, per creare cultura e conoscenza sulla corretta alimentazione e per coinvolgere manifestazioni e congressi.
Un impegno personale: l’app Too Good To Go
Quello che possiamo fare nel nostro piccolo è avere alcuni accorgimenti nel momento dell’acquisto anzitutto e poi nella corretta conservazione del cibo. Per fare qualcosa di significativo un’idea può essere quella di utilizzare la famosa app Too Good To Go. La piattaforma permette di vendere le eccedenze alimentari delle attività commerciali come pizzerie, panifici o pasticcerie a prezzi irrisori.
Nel 2023 sono stati salvati oltre 41 mila pasti a Verona grazie all’app. Mirco Cerisola, Italian country director di Too Good To Go, ha dichiarato: “Salvare del cibo dall’andare sprecato è un gesto semplice, concreto che ognuno di noi può fare nel proprio piccolo quotidianamente e che se sommato all’impegno di tutti, può contribuire a generare un grande impatto.”