La speleologa è fuori: i complimenti di Zaia ai soccorritori veneti

La speleologa è fuori dalla grotta: i complimenti di Zaia ai soccorritori veneti.

La speleologa salvata da 159 operatori dopo 75 ore di operazione: i complimenti di Zaia ai soccorritori veneti. Una straordinaria missione di recupero speleologico si è conclusa con il lieto fine più atteso. Ottavia Piana, la 32enne speleologa bresciana rimasta intrappolata in una grotta del Bergamasco, è stata portata in salvo nella notte, alle ore 2:59.

L’intervento, che ha richiesto un complesso lavoro di coordinamento e l’impiego di 159 soccorritori provenienti da tutta Italia, ha visto un ruolo di spicco dei ventidue operatori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Veneto, ai quali il governatore Luca Zaia ha voluto rivolgere un caloroso ringraziamento.

Le condizioni della speleologa.

Trasferita d’urgenza in elicottero all’ospedale di Bergamo, Ottavia Piana presenta diversi traumi. Fratture alle vertebre, alle costole, alle ossa facciali e a un ginocchio. Nonostante la gravità delle ferite, l’operazione si è conclusa con successo, garantendo il suo trasferimento in condizioni stabili dopo giorni di sofferenza e un’operazione complessa e rischiosa.

Le parole del presidente Zaia.

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, non ha tardato a esprimere il suo plauso verso i soccorritori veneti, sottolineando il loro contributo decisivo in questa straordinaria impresa.

“Desidero esprimere la mia gratitudine ai ventidue soccorritori provenienti dalla nostra regione, soprattutto dalle aree di Vicenza e di Verona, del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico per l’eccezionale operazione che ha portato al salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa infortunata in una grotta del Bergamasco. Ancora una volta, donne e uomini veneti si sono distinti per solidarietà, professionalità, coraggio e dedizione, confermandosi un punto di riferimento imprescindibile per la sicurezza in montagna e in situazioni di emergenza. La Regione del Veneto è orgogliosa di voi e del vostro straordinario lavoro, che, con competenza e determinazione, ha reso possibile questo lieto fine”.

Le donne e gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono prontamente accorsi in aiuto dal Veneto assieme ai colleghi provenienti da 13 regioni italiane, lavorando senza sosta con turni di 14-15 ore, ininterrottamente per 75 ore – prosegue Zaia -. Sono numeri che testimoniano un impegno eccezionale e uno spirito di solidarietà inesauribile, rendendoci fieri di questa straordinaria realtà, alla quale noi veneti, in una regione che ospita alcune delle montagne più spettacolari e visitate al mondo, siamo profondamente connessi. Sono orgoglioso che, in questo grande sforzo di tecnica speleologica e solidarietà, vi sia stata un’ampia rappresentanza del Veneto, alla quale esprimo la mia più profonda gratitudine”, conclude Zaia.

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