Marmomac, i Mastri della pietra 2024 sono quattro donne.
Sono quattro e sono tutte donne i “Mastri della pietra 2024”. Franca Conti, Elena Pellegrini, Janina Mathiasz e Vivian Coser sono tutte imprenditrici di successo, con una vocazione particolare nel promuovere e valorizzare con la propria attività l’economia e la cultura legate al settore litico.
Ieri, nella giornata inaugurale del 58° Marmomac, hanno ricevuto l’ambito cubetto di marmo rosso di Verona, la formella in bronzo e lo scalpello d’argento. Tre simboli di una tradizione che affonda le radici nel Medioevo, quando nacque a Verona l’Antica Libera Corporazione dell’arte della Pietra.
A consegnare i riconoscimenti, i vertici di Veronafiere con il presidente, Federico Bricolo, l’amministratore delegato, Maurizio Danese, e il direttore generale, Adolfo Rebughini.
“Per la prima volta nella storia secolare del riconoscimento, possiamo dire che la pietra ha un nuovo volto, tutto al femminile – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Marmomac è un palcoscenico internazionale perfetto per amplificare il messaggio che competenze e passione non conoscono distinzioni di genere e sono il miglior auspicio per un futuro equo in ogni contesto, anche in quello del marmo, spesso percepito come prettamente maschile. L’augurio è che questi nuovi Mastri della Pietra contribuiscano a creare con il loro esempio un’eredità che possa ispirare le prossime generazioni”.
I Mastri della Pietra risalgono al 1319, quando a Verona, sotto la Signoria di Cangrande I della Scala, venne istituita l’Antica Libera Corporazione dell’arte della Pietra che riuniva scalpellini, cavatori e artisti esperti nella lavorazione della pietra estratta dalle zone della Lessinia, della Valpolicella e della Valpantena. Nel 1980, la Corporazione fu rifondata a Marmomac e oggi il riconoscimento celebra chi, con il proprio operato, contribuisce allo sviluppo e al prestigio della filiera tecno-lapideo sul territorio.