Social senza freni: veronese posta la foto del cadavere del suo cane morto di vecchiaia.
Su un noto social un veronese ha postato la foto del cadavere del suo cane: oggi le persone condividono ogni aspetto della loro vita quotidiana, forse troppo. Selfie mentre stirano, aggiornamenti dall’ospedale, immagini dai funerali, e momenti intimi come baci e pasti. Sembra che non ci siano più limiti alla condivisione online. Tuttavia, il post che ha iniziato a circolare sulla piattaforma solleva qualche riflessione.
Un utente ha recentemente condiviso una foto del suo cane morto, accompagnata dalla didascalia: “… (il nome del cane) è morto”. Sul suo profilo pubblica frequentemente immagini di animali che raccontano belle storie di volontariato. Nonostante la sua dedizione e il suo amore per gli animali siano evidenti, la scelta di postare una foto del proprio cane deceduto pare contrastante.
Forse sarebbe stato più delicato condividere un’immagine del cane felice, magari durante un momento gioioso della sua vita, per ricordarlo con affetto e gratitudine. Una foto del suo amico a 4 zampe scodinzolante avrebbe potuto celebrare la loro vita vissuta insieme, evocando ricordi positivi e mantenendo viva la sua memoria in modo più sereno. Un’immagine del cane in vita, con un’espressione gioiosa, avrebbe potuto trasmettere il messaggio che, sebbene non sia più su questa terra, l’amore e l’allegria che ha portato rimarrano per sempre.
Il post di questo utente evidenzia un aspetto importante della cultura dei social media. La necessità di considerare l’impatto emotivo delle nostre condivisioni pubbliche. In un’epoca in cui ogni momento può essere immortalato e diffuso, diventa essenziale riflettere su cosa sia appropriato mostrare e come le nostre scelte possano “influenzare” la giornata di chi ci segue.
Nota della redazione. Per motivi di rispetto e delicatezza la redazione ritiene giusto non pubblicare la foto del cane morto, postata sul social dal suo proprietario.