Sicurezza a Verona, parla il sindaco Damiano Tommasi.
Questione sicurezza a Verona: dopo gli ultimi episodi di violenza, molti dei quali hanno coinvolti ragazzi giovanissimi, il tema infiamma la politica cittadina. Dall’opposizione i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia parlano di “misura colma”, e riferendosi al caso della ragazza sequestrata e picchiata sui Bastioni, lamentano “l’imbarazzante silenzio del sindaco che su un episodio di così tale gravità come sempre non rilascia nessuna dichiarazione“.
- Cameriere pestato in piazza Indipendenza, identificato il secondo aggressore.
- Pestaggio davanti a palazzo Barbieri, ragazzo salvato da un autista Atv – VIDEO.
Chiamato in causa sulla bollente questione sicurezza a Verona, Tommasi risponde ribadendo la “stretta collaborazione con le istituzioni preposte e la necessità di rafforzare il dialogo con il mondo degli adulti”.
“I nostri riferimenti istituzionali sono Prefettura, Questura e Forze dell’ordine con le quali c’è non solo piena collaborazione ma anche piena sintonia rispetto alle risposte da dare in base ai numeri, ai fatti concreti alla realtà e alla giusta preoccupazione che le famiglie hanno – è il pensiero del primo cittadino -. Condivido le parole di Prefetto e Questore, credo che si debba continuare a fare il lavoro di squadra intrapreso, di attenzione e di non sovradimensionamento di un fenomeno che esiste, che è comune a tante città e che riguarda una fascia di età alla quale non sono dedicate le giuste energie da parte di tutti, a partire dalle istituzioni ma anche dagli adulti. Dobbiamo tutti riflettere sul tema della vicinanza e ascolto dei nostri ragazzi”.
L’albero che cade e la foresta che cresce.
“Dispiace – continua Tommasi – che per alcuni episodi, come succede in tanti ambiti, dove l’albero che cade fa più rumore della foresta che cresce, non si riconoscano in una città come Verona, le tante iniziative giovanili, la tanta energia positiva che c’è e vive e che è molto attrattiva per i giovani.
Sono convinto che il modo migliore per affrontare alcuni temi sia partire dai dati e dai fatti e non strumentalizzare. Sicuramente gli episodi che sono accaduti e che accadono non solo a Verona ma anche in altre città fanno alzare il tiro e aumentano la sensibilità collettiva. E credo che anche la risposta debba essere collettiva e non solo degli enti preposti o dell’assessorato alla Sicurezza. L’assessora Zivelonghi sta facendo un ottimo lavoro e credo che questo sia il percorso giusto su cui proseguire”.
I controlli.
“In quanto ai controlli, sottolineo che si sta facendo molto e va dato merito a chi il territorio lo presiede con interventi efficaci come ripetutamente dimostrato in questi mesi – conclude il sindaco -. Non dobbiamo dimenticare che siamo una città di interesse internazionale, con una forte presenza di turisti e ciò aumenta il rischio di episodi che si verificano in tutte le città con forte vocazione turistica. Ma non dimentichiamo che siamo anche la città di persone che, per la sua vivibilità, decidono di vivere proprio qui. Serve continuare a fare squadra, serve più ascolto nelle relazioni, serve avere uno sguardo più lungo, non serve strumentalizzare”.