Svolta nel servizio taxi, siglato l’accordo: i vantaggi e come funziona

Primo servizio taxi tra comuni: accordo tra Verona, Villafranca e Sommacampagna. Cosa è.

Ora i taxi potranno muoversi più liberamente tra i comuni di Verona, Villafranca e Sommacampagna, grazie a un nuovo accordo che rende il servizio più comodo per tutti. Si tratta di una novità importante, soprattutto per chi arriva in città dall’aeroporto Catullo.

Come funziona il nuovo servizio.

Per i prossimi due anni, tutti i giorni dalle ore 18 alle 2 di notte, i taxi di Villafranca e Sommacampagna che accompagnano passeggeri dall’aeroporto a Verona potranno prendere altri clienti in città, evitando così di tornare indietro vuoti. Potranno far salire persone in attesa del taxi in tre zone molto frequentate: piazza Bra, la stazione di Porta Nuova e la Fiera.

Un aiuto per eventi e turisti.

Questo nuovo servizio è stato pensato per migliorare la disponibilità dei taxi, soprattutto durante i grandi eventi e nei periodi turistici. Verona è una città che attira sempre più visitatori e si sta preparando a ospitare eventi importanti come due cerimonie olimpiche, l’assemblea nazionale dell’Anci e forse anche l’adunata degli Alpini.

Perché è importante questo accordo.

Fino a ieri, i 15 tassisti di Villafranca e Sommacampagna (11 da Villafranca e 4 da Sommacampagna) potevano solo accompagnare i passeggeri in città, ma non potevano prenderne altri per il viaggio di ritorno. Ora, con questo accordo, potranno farlo. La tariffa resta la stessa per tutti: quella prevista per il servizio taxi di Verona.

Nessun cambiamento per i tassisti veronesi.

I 177 taxi con licenza di Verona continueranno a lavorare come prima, anche all’aeroporto, dove ci sono 10 postazioni per loro, oltre ai 15 posti già usati dai taxi degli altri due comuni.

Un servizio più efficiente per tutti.

L’obiettivo è offrire un servizio migliore senza aumentare il numero di licenze. Questo sistema permette di usare meglio i taxi già attivi, ridurre l’attesa dei clienti e limitare i viaggi a vuoto, con benefici anche per l’ambiente.

Una prova di due anni.

L’accordo sarà in prova per 24 mesi. Alla fine di questo periodo, un comitato con rappresentanti dei tre Comuni valuterà i risultati. Il Comune di Verona è il coordinatore di questo progetto, che ha visto la collaborazione anche della Regione Veneto e della Provincia.