Semaglutide sotto accusa: il farmaco antiobesità potrebbe sviluppare pensieri suicidari

Semaglutide sotto accusa: il farmaco antiobesità potrebbe sviluppare pensieri suicidari.

Uno studio pubblicato su “Jama Network Open” ha esplorato il legame tra l’uso di semaglutide, un farmaco per il diabete e antiobesità, e il rischio di pensieri suicidari. Semaglutide è diventato famoso per la rapida perdita di peso che promette, usato anche da celebrità. Tuttavia, il farmaco è ora sotto esame per possibili effetti collaterali psicologici.

Oltre a Georgios Schoretsanitis psichiatra e ricercatore dello Zucker Hillside Hospital di New York, hanno partecipato alla ricerca anche Corrado Barbui e Chiara Gastaldon che ha coordinato lo studio della Sezione di Psichiatria del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e scienze del Movimento dell’Università di Verona.

Lo studio ha analizzato dati raccolti dall’Oms su reazioni avverse ai farmaci, trovando 107 casi di pensieri suicidari legati a semaglutide e 162 a liraglutide, un farmaco simile. I ricercatori hanno scoperto che l’uso di semaglutide sembra aumentare il rischio di idee suicidarie, soprattutto in persone con depressione o storia di problemi mentali.

Le autorità sanitarie come Fda ed Ema ma stanno monitorando la situazione e raccomandano ai medici di usare prudenza.

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