Verona, scoppia il caso delle “ragazze tavolino” alla serata di gala per il Consorzio Zai.
A Verona scoppia il caso delle “ragazze tavolino”, che si sono fatte notare alla festa per il 75esimo anniversario del Consorzio Zai. In occasione dell’evento infatti sono state esibite alcune ragazze con una mise che fungeva da tavolino sulla quale gli ospiti della serata appoggiavano i loro calici. Sul caso interviene anche il comune di Verona, attraverso l’assessora alla Parità di genere, e vicesindaca, Barbara Bissoli. La quale ha inviato una lettera al presidente del Consorzio Zai, Matteo Gasparato, chiedendo a breve un confronto rispetto a quanto accaduto durante la serata di gala.
“Un’oggettivazione della donna che va ad alimentare una cultura misogina e patriarcale che, con grande impegno, stiamo cercando di eliminare. Una scena irrispettosa alla quale ci auguriamo di non dover mai più assistere, in questa forma o in altre”, ribadisce la vicesindaca Barbara Bissoli. Aggiungendo che “a tal proposito, è nostra intenzione istituire un codice di condotta per gli enti ‘collegati’ al Comune di Verona, nella direzione di tutelare la dignità di tutte e tutti, nonché di promuovere la cultura del rispetto e la parità di genere in tutte le sue sfaccettature, soprattutto laddove è messa a rischio da atteggiamenti e scelte inadeguate”.
La lettera si conclude con la richiesta di un incontro per discutere di quanto accaduto e per provare, insieme, ad intraprendere un percorso di cambiamento nella direzione che tutte e tutti auspicano.