Dipartimento d’eccellenza dell’università di Verona, Scienze economiche presenta il progetto di sviluppo quinquennale sostenuto dal Ministero.
Migliorare la qualità e la quantità della propria ricerca e creare un ambiente di studio stimolante e competitivo: sono questi i principali obiettivi del piano di sviluppo quinquennale del dipartimento di Scienze economiche dell’università di Verona; nello specifico, Scienze economiche- che l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della Ricerca (Anvur) ha indicato tra i 180 dipartimenti di eccellenza italiani– ha ricevuto 6 milioni di euro per il suo progetto che durerà fino al 2027.
I prossimi anni saranno in particolare incentrati su un nuovo filone di ricerca considerato cruciale per il futuro dal titolo “Salute e benessere”. Questo tema rientra nell’Obiettivo 3 dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ovvero “garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età”.
Il dipartimento ha di recente ottenuto due finanziamenti Horizon Europe da 8 milioni di euro complessivi per due progetti in questo settore e ha ricevuto finanziamenti per altri lavori connessi e sinergici. Il dipartimento mira a costruire un’innovativa base di dati che possa risultare di valido supporto sia per la comunità scientifica che per i decisori pubblici, anche a livello locale. In particolare, il dipartimento propone di creare una nuova “Data platform” per identificare e stimare l’impatto di varie politiche di intervento pubblico su salute e benessere e per comprendere i meccanismi attraverso i quali tali politiche influenzano il benessere delle famiglie e in particolare dei bambini.
Gli obiettivi.
“La piattaforma di raccolta dati può essere anche vista come uno strumento per disegnare e testare interventi di politica economica, con uno schema che potrebbe essere replicato su una scala geografica più piccola, prendendo come riferimento ad esempio la popolazione residente nel comune di Verona.
Il progetto di raccolta dati potrebbe fornire uno strumento per sviluppare anche ricerca collaborativa con il privato che permetta di garantire lo sviluppo sostenibile del nostro progetto anche da un punto di vista finanziario. Non da ultimo, la piattaforma dati potrebbe fornire un importante supporto per stimare l’impatto del Pnrr per l’economa italiana e per le sue dimensioni territoriali. Questo aspetto dovrebbe attrarre l’attenzione di stakeholder pubblici interessati anche nelle macro-conseguenze per famiglie e giovani di scelte di politica economica”.
Grazie ai fondi ministeriali, il dipartimento rafforzerà anche il dottorato di ricerca in “Economia e finanza” con un aumento delle borse di studio, nuovi insegnamenti e un ambiente di lavoro migliore per dottorande e dottorandi. Quest’anno sarà anche lanciato un secondo e innovativo percorso in “Data analysis and finance”. Nella sua nuova veste, il dottorato sarà in grado di produrre formazione elevata sui principali temi economico-finanziari.