Castelvecchio, nel giardino di Carlo Scarpa i nuovi scavi per riscoprire la chiesa di San Martino in Aquaro: disponibili visite guidate.
Dopo quasi sessant’anni si torna a scavare nel cortile del Museo di Castelvecchio per portare alla luce la chiesa di San Martino in Aquaro: nel giardino dell’architetto Carlo Scarpa sono già partiti i primi scavi, con un cantiere che diventerà l’occasione per tornare a indagare, con metodologie più moderne, un’area già rinvenuta dallo stesso Scarpa negli anni ’60 durante la grande campagna di riqualificazione che portò alla genesi del cortile.
Si avrà modo di verificare tramite analisi non invasive la presenza e l’estensione dei resti archeologici, per poi procedere alla successiva attività di scavo, condotta con il coinvolgimento di studenti, dottorandi e docenti dell’Università di Verona, sotto la direzione scientifica del professor Fabio Saggioro.
Il cantiere, che durerà tre anni e per il quale è previsto un primo investimento di circa 120 mila euro, sarà aperto alla cittadinanza e ai turisti, per dar loro modo di sperimentare “una speciale esperienza di visita, favorendo la partecipazione della comunità a questo importante momento di studio e riscoperta di un luogo di fondamentale importanza per la storia di Verona”.
“Un progetto importante di ricerca archeologica per tutte le parti coinvolte”, sottolinea l’assessora alla cultura Marta Ugolini. “Un cantiere aperto che si mette in dialogo con la città, con proposte di visita diversificate, in particolare per le scuole, per garantire la straordinaria opportunità di vedere dal vivo le diverse fasi di uno scavo e le modalità di indagine portate avanti in questa tipologia di studi sul campo”.
La Chiesa e le visite guidate.
L’edificio religioso, attestato già tra l’VIII e il IX secolo, proseguì la sua funzione anche dopo essere stato inglobato all’interno del recinto difensivo scaligero, trasformandosi in cappella castrense, fino alla completa distruzione avvenuta nel corso dell’ammodernamento del complesso dei primi anni dell’Ottocento. Un obiettivo della ricerca sarà anche quello di approfondire la conoscenza del contesto urbano nel quale l’edificio insisteva, mettendo in relazione le nuove acquisizioni di scavo con i ritrovamenti di età romana, altomedievale e scaligera venuti alla luce nella zona, per chiarire la storia e l’evoluzione di uno snodo di fondamentale importanza del tessuto urbano cittadino.
Visite guidate gratuite per le scuole: in occasione dello scavo il Comune di Verona offre delle visite guidate gratuite alle scuole di ogni ordine e grado. Il costo della visita non è comprensivo di biglietto di ingresso al Museo, che sarà da corrispondere all’arrivo: 1 euro a bambino di età superiore ai 7 anni, gratuito per due insegnanti per classe e per i ragazzi con disabilità e i loro accompagnatori.
Visite guidate gratuite per tutti: anche i cittadini e i turisti avranno la possibilità di scoprire gli scavi, nei giovedì 28 settembre e 12 ottobre alle 16.30 con il percorso di visita “La chiesa ritrovata, testimone della vita di una contrada scomparsa” e i giovedì 5 e 19 ottobre alle 16.30 con ‘Parola all’archeologia: strati e reperti ci raccontano il passato’.
Prenotazione obbligatoria da effettuare entro il giorno precedente. Posti limitati.