Sanità, sono 11mila i veronesi in lista d’attesa: lo Spi Cgil Verona suggerisce cosa fare.
Sanità, sono 11 mila i veronesi in lista d’attesa per una prestazione: sia visita specialistica che esame diagnostico. E nonostante le rassicurazioni della Regione Veneto e dei dirigenti sanitari locali, mancano 150 medici nel territorio.
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Lo Spi Cgil Verona invita i cittadini in attesa a far valere i propri diritti. In che modo? “Per ottenere una data per la visita medica, è necessario compilare il modulo di richiesta di rispetto dei tempi prescritti e inviarlo all’Ulss 9 insieme alla prescrizione del medico e al promemoria del Cup. La Regione Veneto è obbligata a contattare la persona e fornire una data entro i tempi dovuti”.
“Secondo il Decreto Legislativo 124 del 1998, se l’attesa per la prestazione supera il termine fissato, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa in regime di attività libero professionale intramuraria. In questo caso, la differenza di costo rispetto alla prestazione pubblica è a carico dell’azienda sanitaria”.
“Noi riteniamo che questa situazione sia diventata un’emergenza sociale – sottolinea Adriano Filice, segretario generale Spi Cgil Verona -. Senza risposte dal servizio pubblico, molte persone sono costrette a rivolgersi al privato o a rinunciare alle cure. Con salari e pensioni mediamente bassi (1.175 euro al mese a Verona, con una differenza significativa tra uomini e donne), le spese sanitarie sono insostenibili per molte famiglie“.