Ruby Ter: nuovi guai per l’ex olgettina veronese ai festini di Berlusconi.
Ruby Ter, nuovi guai per l’ex olgettina veronese ai festini di Berlusconi: si tratta di Roberta Bonasia, una delle protagoniste del caso delle “olgettine”. Ai tempi la ragazza trovò rifugio a casa degli zii in provincia di Verona, a San Pietro in Cariano. Questo proprio durante il periodo più difficile del suo coinvolgimento nello scandalo del “Bunga – Bunga” legato a Silvio Berlusconi. Nonostante la recente assoluzione nel processo, in cui il tribunale di Milano ha stabilito l’inesistenza dei fatti contestati, Roberta ha raccontato di aver cambiato cognome per riuscire a lavorare, cercando di lasciarsi alle spalle l’etichetta che le era stata appiccicata.
Anche se la sentenza le ha restituito la libertà, Roberta si sente comunque segnata dall’esperienza, sottolineando come gli anni persi e le relazioni interrotte – affetti, amicizie e opportunità lavorative – non potranno mai essere recuperati. Accusata nel 2010 di corruzione in atti giudiziari in concorso con Berlusconi per il caso Ruby, è stata completamente assolta, ma il peso mediatico dello scandalo ha sconvolto la sua vita.
Originaria del sud Italia, ma cresciuta a Nichelino, vicino Torino, Roberta si rifugiò a San Pietro in Cariano per sfuggire ai riflettori della stampa e affrontare in tranquillità le accuse ingiuste. Proprio in questo periodo conobbe il suo avvocato, Maurizio Milan, che l’ha difesa in tribunale.
Ex infermiera con il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo, Roberta ha visto i suoi piani stravolti dallo scandalo mediatico. Ora, per ricominciare da capo, ha deciso appunto, di cambiare cognome per rompere con il passato e scrollarsi di dosso l’etichetta di “ex favorita” di Berlusconi.