Roncà, il sogno di Luca di tornare a casa a un anno e mezzo dall’incidente: la mamma lancia l’appello per una raccolta fondi.
L’appello viene da Roncà, in provincia di Verona: una mamma lancia una raccolta fondi su GoFundMe per riportare a casa il figlio Luca. Vuole tornare a casa dopo un anno e mezzo di riabilitazione dovuta a un brutto incidente. La signora Anna, la madre, spiega che vista la gravità della sua disabilità, Luca non è in grado di muoversi. Viene nutrito artificialmente con un sondino, e ha bisogno di assistenza medica continua.
Il racconto della mamma Anna.
“Luca, detto Bibi dagli amici, ha 31 anni, è pieno di vita ed entusiasmo, generoso, sensibile ed è un grande amante degli animali. Aveva molti sogni e aspirazioni – scrive la madre, Anna Knap – ma allo stesso tempo si divertiva a scherzare. Poi puntualmente scoppiava con la sua risata irresistibile e contagiosa, che mi manca moltissimo”.
“Tutto questo si è interrotto improvvisamente alle 07.30 di domenica 6 novembre 2022. Luca – racconta Anna – è uscito per fare colazione. Durante il tragitto ha perso il controllo del veicolo, uscendo di strada l’auto si è scontrata contro un muro di cemento armato. È miracolosamente in vita grazie all’intervento tempestivo dell’elisoccorso e dei vigili del fuoco”.
“Il quadro neurologico – prosegue – è apparso subito molto grave (coma profondo), nonostante l’intervento chirurgico effettuato tempestivamente. Durante le prime settimane di ricovero ha subito ulteriori interventi chirurgici per ricomporre le fratture al viso e alla gamba. All’ospedale Sacro Cuore di Negrar, i medici hanno diagnosticato uno stato di coscienza minima protratto in associazione a una gravissima disabilità motoria”.
La sua prima parola dopo sei mesi dall’incidente.
“Luca – continua – è in grado di riconoscere le voci dei parenti e degli amici e riesce a compiere dei piccoli movimenti. È in grado di sorridere ed emozionarsi quando gli sono vicino. Inaspettatamente è anche riuscito ad esprimersi verbalmente (i medici non si aspettavano fosse possibile). La sua prima parola dopo circa sei mesi dall’incidente è stata Mamma”.
“Il percorso riabilitativo di Luca – si legge – è quasi giunto al termine. Al momento è ricoverato in una struttura ospedaliera dove dovrebbe restare per il resto della sua vita. Sto cercando di fare il possibile per realizzare il suo desiderio di tornare a casa”.
“Sento il forte desiderio – scrive – di accudirlo personalmente, ma la mia casa non è adatta per motivi di spazio ed è situata al primo piano senza ascensore. I fondi sono necessari per trovare un’abitazione adeguata ad accoglierlo e per coprire le spese relative all’assistenza domiciliare degli operatori che dovranno intervenire quotidianamente per darmi una mano e continuare le terapie di riabilitazione privatamente”.
“Ogni minimo aiuto – conclude – è ben accetto e non sarà mai dimenticato”. La raccolta fondi, arrivata a 3.600 euro, è raggiungibile a questo link.