Palazzo Barbieri in giallo in onore delle cittadine e dei cittadini afghani e iraniani: la rivoluzione è donna a Verona fino al 16 aprile.
A Verona “la rivoluzione è donna“: sono oltre quaranta le iniziative in programma per l’edizione 2023 della manifestazione per la Giornata internazionale per i diritti delle donne e per la pace internazionale che si aprirà il 3 marzo e proseguirà fino al 16 aprile.
Incontri, workshop, mostre, tavole rotonde, presentazioni di libri e proiezioni di film, per celebrare in particolar modo le figure femminili perseguitate e in lotta per la difesa della loro libertà, come accade ogni giorno alle donne, ragazze e bambine iraniane e afgane. Per questo, mercoledì 8 marzo alle ore 18.15, palazzo Barbieri sarà illuminato con un fascio di luce gialla, quale elemento visivo dell’adesione all’iniziativa di A.N.C.I. – Associazione nazionale comuni italiani che dedica la Giornata Internazionale per i diritti delle donne e per la pace internazionale alle cittadine e ai cittadini afghani e iraniani.
“Rovesciare gli stereotipi”.
“E’ donna la forza generatrice di un modo nuovo di guardare il mondo”, ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla parità di genere Barbara Bissoli, “sensibile e rispettoso, di un atteggiamento differente di governare le cose, che non mira ad appropriarsene. Prosegue in occasione dell’8 marzo il percorso di consapevolezza delle donne di tutte le generazioni proposto dal comune, volto ad affermare la specificità femminile dell’approccio alla vita sociale e pubblica e alle istituzioni, un approccio foriero di vita e di libertà per tutte e tutti”.
“La rivoluzione è donna non è solo il titolo della campagna per l’8 marzo che abbiamo dato come amministrazione e non è neppure uno slogan”, ha dichiarato la consigliera comunale con delega alle pari opportunità Beatrice Verzè. “E’ il riconoscimento, una presa d’atto del tempo che tutte e tutti noi stiamo vivendo, un tempo difficile, difficilissimo soprattutto per le donne, ma davvero rivoluzionario. E’ la necessità di rovesciare gli stereotipi e un sistema fatto di disuguaglianze di genere, per affermare i propri diritti e la propria libertà”.