Torna nelle mani della figlia la piastrina persa da un soldato veronese in Trentino, in una zona dove è stata combattuta la Grande Guerra.
A distanza di oltre cento anni è tornata a casa la piastrina identificativa che il soldato veronese Arturo Faraone Caliari aveva perso al fronte durante la Prima guerra mondiale. L’uomo era originario di Sandrà di Castelnuovo del Garda ma è vissuto a Lazise.
A trovarla per caso negli anni Sessanta fu Cesare Munter, un trentino che l’ha conservata come un prezioso reperto storico. Qualche mese fa la nipote Eva, riprende le ricerche sul misterioso soldato avviate dal padre, usando internet e i social.
Grazie alla determinazione di Eva e alla tecnologia, ora la piastrina è arrivata a Lazise. A riceverla la figlia del soldato Faraone Caliari, Liliana Clara Caliari, che oggi ha 94 anni. La consegna è avvenuta nella sala consiliare di Lazise, alla presenza del sindaco Damiano Bergamini, di parte dell’amministrazione comunale e di alcuni rappresentanti della sezione locale dell’associazione Combattenti e reduci.
Il post di Eva su Facebook.
“Buonasera, cerco i discendenti di una persona che ha vissuto a Lazise, Caliari Arturo, nato a Castelnuovo, a cui restituire la piastrina da soldato trovata da mio nonno sul Lagorai (non so di preciso dove) molti anni fa. Qualcuno può aiutarmi?“.