Progetto traforo, per Michele Bertucco è “fuffa elettorale”.
Ieri il sindaco Federico Sboarina e l’assessore Luca Zanotto avevano rimesso sul tavolo della politica veronese il traforo, ovvero il passante nord per sbrogliare la matassa traffico. Ipotesi che il consigliere di Verona-Sinistra in Comune Michele Bertucco boccia senza discussioni: “Il traforo è diventato ormai la tipica promessa elettorale, che riesce perfino nell’impresa di riavvicinare Sboarina e Zanotto al loro vecchio sindaco Tosi. L’ipotesi inserita nel Pums parla infatti di un traforo ad una sola canna e ad una sola corsia per senso di marcia, a pedaggio per la parte che riguarda la galleria ed escluso al transito dei camion, della lunghezza di 4,4 km e 100 milioni di euro di costo (Iva esclusa) tra la Valpantena e via Preare. Una versione semplificata e monca del progetto tosiano. Ma c’è un “ma”, dice Bertucco.
I dubbi di Bertucco.
Eccole, le perplessità di Bertucco: “Questo intervento da solo non rappresenta la tanto sbandierata chiusura dell’anello circonvallatorio attorno alla città. E il Pums questo lo sa benissimo, tanto è vero che per chiudere l’anello ci si riaffida esplicitamente al vecchio fallimentare progetto Tosi del 2009. Nella relazione del Pums si legge infatti che “è stato sottoposto a valutazione trasportistica anche il prolungamento del collegamento urbano tra la Valpolicella e la Valpantena fino all’Autostrada A22 in prossimità del casello di Verona Nord. Per quanto riguarda il tracciato è stato confermato quello contenuto nello studio di fattibilità e Progetto Preliminare legati alla Proposta di Project Financing, redatti nel settembre 2009”.
Quindi il completamento delle tangenziali proposto da Sboarina e Zanotto, sostiene il consigliere di opposizione, “è destinato ad incontrare le stesse insormontabili difficoltà già incontrate da Tosi. Del resto, senza prevedere il collegamento con il casello autostradale di Verona Nord, le autostrade a cui Sboarina e Zanotto hanno chiesto un contributo non avrebbero alcun interesse a metterci dei soldi”.
Non solo, conclude Bertucco: “Altro particolare non trascurabile: A22 ha già presentato in conferenza stampa il suo piano di investimenti per ottenere il rinnovo della concessione autostradale, e non risulta alcuna traccia della richiesta presentata da Sboarina e Scalzotto. Siamo dunque di fronte alla solita fuffa elettorale”.