Mancato rinnovo del contratto delle case di riposo: coinvolto il Vescovo di Verona

Mobilitazione per il mancato rinnovo del contratto delle case di riposo: coinvolto il Vescovo di Verona.

Mobilitazione per il mancato rinnovo del contratto delle case di riposo Uneba: “Abbiamo chiesto un incontro al Vescovo di Verona”. Giovanni Zanini segretario generale Cisl Fp attraverso un comunicato, dice questo.

Continua in modo attivo e fattivo la grande mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che
operano nelle strutture con contratto Uneba. Un contratto scaduto da oltre 4 anni. E per il quale la
parte datoriale non si è mai offerta ad un confronto costruttivo e realistico: i 50 euro proposti, pari a un aumento del 3,58% circa, sono del tutto insufficienti a recuperare l’aumento dell’inflazione che dal 2020 ha eroso in maniera importante il potere di acquisto dei lavoratori”.

“Per questo è lo stato di agitazione è stato proclamato unitariamente il 12 aprile scorso, ancor più motivato dopo il deludente incontro svoltosi del 18 aprile, convocato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che non ha dato risposte concrete alle richieste sindacali e dei lavoratori.

Inviata anche una richiesta di incontro a sua eccellenza reverendissima Mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona, per sensibilizzare le case di riposo a connotazione religiosa alla sottoscrizione di un contratto maggiormente rispettoso della dignità di lavoratrici e lavoratori. Pare quindi inevitabile ormai lo sciopero nazionale sostenuto dalla legittima aspettativa di un rinnovo contrattuale che non può più aspettare”.

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