Il Questore di Verona ha notificato il divieto di accesso ai locali pubblici a tre minorenni che rapinarono un ragazzino a Porta Vescovo.
Sono stati notificati oggi, mercoledì 8 maggio, personalmente dal Questore i provvedimenti con i quali è stato imposto a tre minorenni il divieto di accesso ad alcuni pubblici esercizi di Verona; nei confronti di altri due, anch’essi minorenni, è scattato l’avviso orale del Questore. I giovani destinatari delle misure di prevenzione sono quelli che, lo scorso 24 aprile, si sono resi responsabili del reato di rapina in concorso ai danni di un coetaneo in zona Porta Vescovo.
Dopo averlo avvicinato nel sottopassaggio di via Barana, una volta isolatolo dai suoi amici, avevano costretto il ragazzo a seguirli in vicolo XX Settembre: lì, avevano prima minacciato di fargli del male se avesse chiamato qualcuno, dopodiché lo avevano rapinato delle scarpe lasciandolo a piedi scalzi sotto la pioggia.
Il modus operandi.
La condotta del gruppo, oltre a costituire reato, è stata ritenuta particolarmente allarmante non solo perché evidente frutto di un modus operandi studiato, ma anche per le tecniche intimidatorie utilizzate e, soprattutto, per la giovanissima età dei ragazzi che se ne sono resi responsabili.
Queste considerazioni hanno indotto il Questore di Verona ad avviare nei loro confronti “un percorso che parte da provvedimenti sanzionatori e che mira ad auspicabili meccanismi di recupero sui quali vigilerà il personale della Divisione Anticrimine della Questura”. Tutte le informazioni circa le disposizioni adottate e le motivazioni che le hanno supportate sono state esposte personalmente dal Questore Massucci insieme al Dirigente e agli agenti dell’Anticrimine che, oggi, hanno convocato i ragazzi, insieme ai loro genitori, in Lungadige Galtarossa.
Il divieto di accesso nei locali pubblici.
A tre di loro sarà vietato accedere, per i prossimi diciotto mesi, a trenta esercizi pubblici di via XX Settembre, piazza XVI Ottobre, via San Nazaro, via Cantarane, via Gaetano Trezza, via Barana, via Torbido e corso Venezia. Il provvedimento, inoltre, impone ai tre minorenni di non stazionare, per lo stesso periodo, nelle immediate vicinanze di questi locali riconoscendo loro solamente la facoltà di transitare senza sosta in quelle zone mantenendo, in tali circostanze, sempre adeguata distanza da quegli esercizi pubblici.
Nei confronti degli altri due ragazzi, anche loro minorenni, è scattata la misura di prevenzione – ancora più grave – dell’avviso orale, che avrà efficacia fino al compimento della maggiore età.