Ecco quanti stipendi servono per comprare casa a Verona

Quanti stipendi servono per comprare casa a Verona, lo dice un’indagine.

Acquistare casa richiede uno sforzo economico significativo: ma quanti stipendi servono per comprare casa a Verona? La risposta è che serve una media di 6,5 annualità di stipendio necessarie per realizzare questo obiettivo, secondo l’ultimo rapporto dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa. La situazione varia tra le diverse città, e Verona emerge come un caso interessante da analizzare per capire l’evoluzione del mercato immobiliare.

Verona: un mercato in crescita.

Nel 2024, il prezzo medio al metro quadro di un’abitazione a Verona ha raggiunto i 3.450 euro, registrando un aumento rispetto agli anni precedenti. Per comprare una casa in città, sono necessarie circa 105,9 mensilità di stipendio (circa 9 anni), un dato cresciuto di 6 mensilità rispetto al 2019. Questo aumento è attribuibile a diversi fattori, tra cui la crescente domanda abitativa, il boom degli investimenti immobiliari e il miglioramento delle infrastrutture cittadine.

Verona si distingue anche per il suo ruolo di polo universitario e turistico, elementi che hanno alimentato la domanda di immobili, sia per uso residenziale che per locazioni a breve termine. Questi fenomeni hanno contribuito a un incremento del valore delle proprietà, rendendo la città una delle mete preferite dagli investitori.

Confronto con le altre città.

Mentre Verona si attesta a 9 annualità di stipendio, altre città italiane mostrano scenari ben diversi. A Milano, la città più costosa, sono necessarie ben 12,5 annualità per acquistare un’abitazione, con prezzi al metro quadro che superano i 4.285 euro. A seguire troviamo Roma e Firenze, entrambe caratterizzate da mercati immobiliari dinamici e prezzi elevati.

In città come Palermo e Genova, invece, acquistare una casa è decisamente più accessibile: bastano appena 3,3 annualità, grazie a prezzi medi che si aggirano intorno ai 1.130 euro al metro quadro.

Il peso delle differenze regionali.

Dal report emerge un’Italia divisa in due. Nel Nord e nei principali centri urbani, come Verona, Milano e Bologna, dicevamo appunto che il numero di mensilità necessarie per acquistare casa è aumentato negli ultimi anni.

Al Sud, invece, l’acquisto di una casa rimane più accessibile, ma le prospettive di reddito generalmente più basse influiscono sulla sostenibilità delle compravendite. Comunque anche città meridionali come Napoli e Bari stanno mostrando segnali di crescita nei prezzi immobiliari, sebbene ancora lontani dai livelli del Nord.

Verona e il futuro del mercato immobiliare.

Verona rappresenta un esempio di città dove la crescita immobiliare è trainata non solo dalla domanda locale ma anche da fattori esterni, come il turismo e l’aumento degli investimenti per la messa a reddito. Questo trend solleva interrogativi sulla sostenibilità per i residenti, che devono destinare una quota sempre maggiore del proprio reddito all’acquisto di un’abitazione.

Con un contesto economico in evoluzione e il costo della vita in aumento, la sfida per molte famiglie italiane sarà trovare un equilibrio tra il desiderio di possedere una casa e la necessità di adattarsi a mercati immobiliari sempre più competitivi.

Verona, insieme a città come Milano e Bologna, sembra destinata a mantenere una posizione di rilievo in questo scenario, continuando a rappresentare una destinazione di grande interesse per gli investitori e una sfida per i potenziali acquirenti locali.